Simjon Rosenfeld (scritto anche Simjon, Semjon o Semyon Rozenfeld) nacque nel 1922 in Ucraina, e nel 1940 fu reclutato nell'Armata Rossa.[1] Nel 1941, i tedeschi lo catturarono e lo mandarono a costruire un campo di lavoro a Minsk. Il 20 settembre 1943[2] fu trasferito a Sobibór, dove giunse due giorni dopo.[3] Al loro arrivo, i tedeschi separarono i soldati ebrei da quelli non ebrei, ma non uccisero i primi perché godevano dello status di prigionieri di guerra. Il 14 ottobre 1943, Rosenfeld partecipò attivamente alla famosa rivolta che lo fece fuggire.[4] Dopo la guerra, si trasferì in Ucraina e poi in Israele negli anni ottanta.[5] Rosenfeld morì nel 2019 all'età di 96 anni, lasciando due figli e cinque nipoti.[6][7]