Sito dei dolmen di Antequera
Il sito dei dolmen di Antequera è un bene culturale integrato da una serie di tre monumenti culturali (dolmen di Menga, dolmen di Viera e tholos del Romeral) e due monumenti naturali (Peña de los Enamorados e il Torcal) presenti nel comune spagnolo di Antequera, Provincia di Malaga.[1][2] L'istituto culturale responsabile della sua tutela è l'Insieme Archeologico Dólmenes di Antequera.
È stato dichiarato patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 2016, dettagliando i seguenti quattro beni individuali (con l'area protetta delimitata):[3]
Dichiarazione come patrimonio mondiale
Valore universale eccezionale
Affinché un bene sia dichiarato patrimonio dell'umanità deve dimostrare di possedere un valore universale eccezionale, ossia, un'importanza straordinaria che trascende i confini nazionali e di essere di interesse per le generazioni presenti e future di tutta l'umanità.
L'UNESCO esige il raggiungimento di almeno uno dei sei criteri stabiliti per il patrimonio culturale dalla Convenzione sul patrimonio dell'umanità (1972) per dimostrare il valore universale eccezionale del bene. La proposta del sito dei dolmen di Antequera si basa sul primo (i), e quella dell'ICOMOS, nella sua relazione definitiva, ne ha incorporati altri due (iii e iv).
- Criterio (i): "rappresentare un capolavoro del genio creatore umano". Il dolmen di Menga rappresenta un capolavoro di architettura megalitica ad architrave (tradizione atlantica), basata su ortostati e coperture, unico per le sue enormi dimensioni che portano al limite costruttivo la tipologia della tomba a corridoio, incorporando una soluzione inedita di pilastri intermedi; allo stesso modo, il tholos del Romeral integra il catalogo delle costruzioni megalitiche con una soluzione a volta per approssimazione di corsi su base muraria (tradizione mediterranea).
- Criterio (iii): "apportare una testimonianza unica, o almeno eccezionale, su una tradizione culturale o una civiltà viva o scomparsa". Tanto il dolmen di Menga che il tholos del Romeral presentano orientamenti anomali, come sostenuto dal professore Michael Hoskin quando ha constatato che il 99,99% dei dolmen dell'arco mediterraneo hanno un orientamento di tipo celeste, ossia, vincolato al tramonto del sole agli inizi degli equinozi (come accade nel dolmen di Viera). Ciò nonostante il Menga è orientato al profilo antropomorfo della Peña de los Enamorados, e concretamente al riparo di Matacabras dove c'è un manufatto rupestre.[4] D'altra parte, il Romeral è orientato verso la serra del Torcal dove si trova la Grotta del Toro (orientamento terrestre) e al mezzogiorno del sole nel solstizio di inverno (orientamento celeste). Oltretutto, in questo asse Menga-La Peña si trova il Romeral. In tal modo, i dolmen di Antequera costruiscono un paesaggio megalitico unico per la singolare relazione intrinseca che stabiliscono con gli elementi naturali.
- Criterio (iv): "essere un esempio eminentemente rappresentativo di un tipo di costruzione o di insieme architettonico o tecnologico, o di paesaggio che illustra uno o vari periodi significativi della storia umana". I tre monumenti megalitici sono il riflesso di una tappa della storia dell'umanità nella quale vennero costruiti i primi monumenti cerimoniali in Europa occidentale, secondo le due grandi tradizioni costruttive del megalitismo (architrave e volta per accostamento a filari). Si tratta di una proposta originale nell'elenco del patrimonio dell'umanità poiché non si tratta di un bene misto (dove ai valori culturali dei beni si sommerebbero quelli naturali) bensì di una integrazione consapevole e di stretto dialogo tra l'architettura megalitica e il paesaggio. Esiste un fenomeno di "monumentalizzazione del paesaggio" per cui i punti di riferimento naturali acquisiscono il valore dei monumenti mentre le costruzioni appaiono sotto l'aspetto di un paesaggio naturale.
Infine, l'autenticità dei megaliti è contrastata quando numerosi studiosi concordano sull'attribuzione al Neolitico di Menga (architettura architravata) e al Calcolitico del Romeral (architettura voltata per accostamento a filari); e l'integrità è dimostrata anche dal mantenimento in buono stato di conservazione di tutti i suoi elementi costitutivi.
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Dolmen di Menga
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Dolmen di Viera
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Tholos del Romeral
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Il Torcal di Antequera
Note
- ^ Decreto 25/2009, del 27 gennaio, con il quale il sito viene iscritto nel Catálogo General del Patrimonio Histórico Andaluz come Bien de Interés Cultural, con la tipologia di Zona Archeologica, nell'ambito archeologico de los Dólmenes de Antequera (Málaga). BOJA 18.02.09
- ^ Decreto 222/2013, del 5 novembre, nel quale vengono dichiarate le Zonas Especiales de Conservación Torcal de Antequera (ES0000032), Los Reales de Sierra Bermeja (ES6170004), Sierra Crestellina (ES6170005) y Desfiladero de los Gaitanes (ES6170003), ampliando l'ambito territoriale al Paraje Natural Torcal de Antequera e si approva il Plan de Ordenación de los Recursos Naturales de los Parajes Naturales Torcal de Antequera, Los Reales de Sierra Bermeja, Sierra Crestellina y Desfiladero de los Gaitanes.
- ^ Los Dólmenes de Antequera ya son Patrimonio de la Humanidad, 15 luglio 2016. URL consultato il 28 ottobre 2016.
- ^ Decreto 245/2011, del 12 luglio, con il quale viene iscritto nel Catálogo General del Patrimonio Histórico Andaluz come Bien de Interés Cultural, con la tipologia di Zona Archeologica, il sito archeologico dellala Peña de los Enamorados, nel comune di Antequera (Málaga). BOJA nº150 de 02/08/2011
Bibliografia
- (ES) Los dólmenes de Antequera, 15 luglio 2016. URL consultato il 15 luglio 2016.
- (ES) Bartolomé Ruiz González, Sitio de los dólmenes de Antequera : Patrimonio Mundial de la Unesco, Sevilla, Consejería de Cultura de la Junta de Andalucía, 2018, ISBN 978-84-9959-276-3.
- (ES) Bartolomé Ruiz González, Iter de la candidatura (PDF), in Junta de Andalucía. Consejería de Cultura (a cura di), Sitio de los Dólmenes de Antequera. Propuesta para la inscripción en la Lista de Patrimonio Mundial, II-7, Sevilla, 2014.
- (ES) Bartolomé Ruiz González, Resumen Analítico de la candidatura (PDF), in Junta de Andalucía. Consejería de Cultura (a cura di), Sitio de los Dólmenes de Antequera. Propuesta para la inscripción en la Lista de Patrimonio Mundial, Sevilla, 2014.
- (ES) Margarita Sánchez Romero, La inscripción de los dólmenes de Antequera en la Lista Indicativa del Patrimonio Mundial de UNESCO, in Junta de Andalucía. Consejería de Cultura (a cura di), Menga. Revista de Prehistoria de Andalucía, n. 3, 2012, pp. 219-222.
- (ES) Aurora Villalobos Gómez, Sitio de los dólmenes de Antequera. Intuición e intención en la obra de Javier Pérez González, a cura di Junta de Andalucía. Consejería de Cultura, Antequera, 2015.
- (ES) Un proyecto de musealización pionero, 17 luglio 2016. URL consultato l'8 aprile 2017.
- (ES) Aurora Villalobos Gómez, Dólmenes de Antequera: Arqueología, Proyecto y Paisaje, a cura di Junta de Andalucía. Consejería de Cultura y Patrimonio Histórico, Sevilla, 2019.
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