La Terza Divisione 1923-1924 fu la seconda edizione di questa manifestazione calcistica a carattere regionale organizzata dalla FIGC.
Era strutturata in campionati regionali gestiti dai Comitati Regionali. Dopo le proteste per lo stringente regolamento della stagione precedente, fu stabilito che tutti i campioni regionali fossero promossi direttamente in Seconda Divisione, tranne i campioni di Veneto e Venezia Giulia che avrebbero dovuto spareggiare tra loro. Tuttavia, a fine stagione, si decise di riallargare la Seconda Divisione da 36 a 40 squadre con l'ammissione diretta sia del Vicenza e del Gloria Fiume, e l'istituzione di un torneo di qualificazione alla Seconda Divisione in due turni che metteva in palio i rimanenti tre posti. A tale torneo di qualificazione furono ammesse dodici squadre, cioè le sei terzultime classificate di Seconda Divisione e sei squadre della Venezia Giulia, per integrare meglio le province di recente annessione. La promozione della Triestina in Seconda Divisione venne conseguita proprio attraverso tale torneo di qualificazione. Le altre due vincenti, Monfalconese e US Milanese, avevano disputato la Seconda Divisione nella stagione 1923-1924.
Non erano previste retrocessioni in Quarta Divisione, che non era una categoria di merito ma bensì di prova.
Comitati della Lega Nord
Furono sette: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Venezia Giulia, Emilia, Toscana. I campioni regionali erano promossi direttamente in Seconda Divisione, tranne i campioni di Veneto e Venezia Giulia che avrebbero dovuto spareggiare tra loro, una clausola tuttavia poi rimossa.
Il Molassana è campione ligure di Terza Divisione e promossa in Seconda Divisione.
Lombardia
Campionato organizzato dal Comitato Regionale Lombardo di Milano su formula di sei gironi da sei squadre con un girone finale sempre da sei squadre. Un posto rimase comunque libero per carenza d'iscrizioni.[5]
All'assemblea straordinaria di Parma del 14 settembre 1924 vennero presentati tre ordini del giorno riguardanti la Seconda Divisione 1924-1925: il primo affinché il numero di squadre venisse ridotto a 36, il secondo affinché venisse portato a 40 con l'inclusione di squadre della Venezia Giulia, e il terzo affinché venisse mantenuto a 48 squadre. Alla fine prevalse la proposta del campionato di Seconda Divisione a 40 squadre, suddivise in quattro gironi da dieci; per completare gli organici (erano rimasti quattro posti vacanti in seguito all'allargamento da 36 a 40 squadre), si decise di ammettere direttamente in Seconda Divisione il Vicenza e il Gloria di Fiume (rispettivamente campione veneto e giuliano di Terza Divisione) invece di farli spareggiare tra loro e di far disputare sei spareggi di qualificazione al campionato di Seconda Divisione successivo tra le seste classificate di ognuno dei gironi e sei squadre della Venezia Giulia; fu poi previsto un secondo turno di spareggi tra le sei vincenti del primo turno onde selezionare le tre ammesse alla Seconda Divisione.[15]
Poiché US Milanese e Saronno erano appaiate al terzultimo posto, fu a questo punto stabilito di farle spareggiare per stabilire quale tra le due avrebbe disputato gli spareggi. Lo spareggio si disputò il 21 settembre 1924 in campo neutro e terminò con la vittoria della Milanese per 2-1 e la conferma della retrocessione per il Saronno. La US Milanese si aggiunse così alle altre terzultime classificate ammesse agli spareggi: Pastore, Veloci Embriaci, Bentegodi, Treviso e Prato. Per quanto riguarda le sei squadre giuliane ammesse agli spareggi, furono scelte Monfalconese (settima classificata nel girone E di Seconda Divisione), Pro Gorizia (seconda classificata nel girone finale di Terza Divisione Veneta), Ponziana, Edera di Trieste, Triestina e Giovanni Grion di Pola (rispettivamente seconda, terza, quarta e quinta classificata in Terza Divisione Giuliana). Presumibilmente fu esclusa l'Edera di Pola per l'illecito commesso che ne aveva cagionato la retrocessione all'ultimo posto nel girone E della Seconda Divisione.
I tornei solo apparentemente omonimi nel Sud Italia non ebbero alcuna relazione con quelli del Nord, essendo stati solo una semplice ridenominazione di quelli precedenti di Terza Categoria cui erano succeduti.
Al momento non sono disponibili informazioni in merito ai campionati di Terza Divisione di Puglie e Sicilia.
Una delle squadre che partecipò alla Terza Divisione pugliese fu Il Formidabile di Taranto
^Penalizzata di 4 punti in classifica. Fino al 1945 le penalizzazioni venivano applicate togliendo solo i punti guadagnati sul campo, non si andava mai sotto zero.
^abPenalizzata di 1 punto in classifica. La squadra aveva ottenuto una speciale deroga straordinaria per giocare in questo campionato anziché nel suo del Comitato Regionale Piemontese.
^Penalizzata di 2 punti in classifica. Fino al 1945 le penalizzazioni venivano applicate togliendo solo i punti guadagnati sul campo, non si andava mai sotto zero.
^abPenalizzata di 3 punti in classifica. La provincia mantovana era appena stata spostata nelle competenze del Comitato Regionale Lombardo.
^Promossa dopo spareggio in campo neutro a ?? il ?? 1924: Canottieri Lecco-Ardita Ausonia 2-0 (d.t.s.).
^Penalizzata di 5 punti in classifica. Fino al 1945 le penalizzazioni venivano applicate togliendo solo i punti guadagnati sul campo, non si andava mai sotto zero.
^Ammessa in Seconda Divisione dopo vittoria degli spareggi di qualificazione alla Seconda Divisione 1924-1925 tra sei squadre giuliane e le sei terzultime classificate della Seconda Divisione 1923-1924.
^Le denominazioni delle squadre partecipanti sono prese da La Basilicata del 1 maggio 1924, i colori sociali dalle cronache de La Basilicata (Audace giallo-blu, Hesperia bianchi), Vomero rossoneri, Pozzuoli azzurro, Berlingieri neroverdi, Pro Santa Lucia rossoblu). Fontanelli inserisce al posto delle riserve del Vomero un fantomatico "Tenax Vomero", confondendosi probabilmente con la precedente denominazione dell'Hesperia di Bagnoli (infatti, un comunicato ufficiale della Lega Sud pubblicato su La Basilicata del 25 aprile 1924 annunciava il cambiamento di denominazione del Tenax in Hesperia).
Gennaro Gaudino e Francesco Lubrano, Puteolana, Monte di Procida (NA), Tipolitografia Grafica Montese, dicembre 2007.
Alessandro Disperati e Daniela Gastaldo, La storia dell'A.C. Voghera dal 1914 ad oggi - Primo volume, Varzi (PV), Edizioni Guardamagna, 1998, pp. 60-63.
Carlo Fontanelli e Massimo Montanari, Unione Sportiva Ravenna - Una storia, mille protagonisti, Empoli (FI), Mariposa S.n.c., pp. 42-43.
Carlo Fontanelli, Nove volte Genoa - I campionati italiani della stagione 1923-24, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., luglio 2000.
Carlo Fontanelli, Circolo Sostenitori Calcio Conegliano e Union C.S.V., 100 anni di calcio a Conegliano 1907-2008, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., marzo 2009.
Alberto Belloni, Guido Meneghetti e Luca Pozza, I cento anni della Nobile Provinciale, San Bonifacio (VR), Edizioni Archimedia, 2002, p. 35.