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The Slim Shady LP

The Slim Shady LP
album in studio
ArtistaEminem
Pubblicazione23 febbraio 1999
Durata59:39
Dischi1
Tracce20
GenereHip hop
Horrorcore
Hardcore hip hop
Comedy hip hop
EtichettaInterscope, Aftermath
ProduttoreDr. Dre (anche esec.), Eminem, Bass Brothers, Mel-Man
Registrazione1997–1998
The Mix Room, Burbank (California)
FormatiCD, MC, 2 LP, download digitale, streaming
NoteGrammy Award Miglior album rap 2000
Certificazioni
Dischi d'oroLettonia (bandiera) Lettonia[1]
(vendite: 5 000+)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[2]
(vendite: 50 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera[3]
(vendite: 25 000+)
Sudafrica (bandiera) Sudafrica[4]
(vendite: 20 000+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia[5]
(vendite: 70 000+)
Canada (bandiera) Canada (2)[6]
(vendite: 200 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[7]
(vendite: 15 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (3)[8]
(vendite: 1 000 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (7)[9]
(vendite: 7 000 000+)
Eminem - cronologia
Album precedente
(1996)
Album successivo
(2000)
Singoli
  1. My Name Is
    Pubblicato: 25 gennaio 1999
  2. Just Don't Give a Fuck
    Pubblicato: 12 febbraio 1999
  3. Role Model
    Pubblicato: 26 maggio 1999
  4. Guilty Conscience
    Pubblicato: 8 giugno 1999

The Slim Shady LP è il secondo album in studio del rapper statunitense Eminem, pubblicato il 23 febbraio 1999 dalla Interscope Records e dalla Aftermath Entertainment.

Il disco rappresenta il debutto commerciale del rapper,[10] in quanto uscito per le etichette di Jimmy Iovine (Interscope) e Dr. Dre (Aftermath), ed è stato scritto dalla prospettiva di Slim Shady, alter ego del rapper creato per The Slim Shady EP (1997). I testi sono principalmente noti per il frequente uso di turpiloquio e per il contenuto violento.

L'album ottiene un successo commerciale e di critica. Gli autori musicali elogiano l'artista per il suo stile lirico unico e l'album debutta al secondo posto della Billboard 200 dietro a FanMail dei TLC, vendendo 283 000 copie fisiche nella prima settimana. Just Don't Give a Fuck è l'unico singolo underground estratto dal disco, mentre My Name Is è il primo singolo ad aver successo in tutto il mondo. Certificato quattro volte disco di platino dalla RIAA, al 2016 ha venduto oltre 18 milioni di copie in tutto il mondo.[11][12] The Slim Shady LP è premiato con il Grammy 2000 per il miglior album rap. Nel 2003, la rivista Rolling Stone lo ha incluso al numero 273 della sua lista dei 500 migliori album di sempre.[13]

The Slim Shady LP è il disco che gli fa svoltare la carriera: non solo da rapper underground Eminem approda alla fama mondiale, la Interscope Records gli concede una propria etichetta, la Shady Records, e gli paga le spese per un lungo tour a sostegno dell'album. Nell'estate del 1999 prende parte al Vans Warped Tour, tuttavia il successo e il contenuto del disco lo portano a essere ritenuto una figura altamente controversa, un personaggio percepito come misogino e una cattiva influenza per la gioventù americana.

Accoglienza

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[14]
Chicago Sun-Times[15]
Entertainment WeeklyC+[16]
Los Angeles Times[17]
Melody Maker[18]
NME[19]
Rolling Stone[20]
The Rolling Stone Album Guide[21]
Spin[22]
Robert ChristgauA−[23]
IGN[24]
RapReviews[25]

Ritenuto un capolavoro hip hop e uno dei migliori album del genere di tutti i tempi,[14] pur prendendo le distanze dall'hip hop tradizionale,[26] il disco riporta il genere al suo originario suono irriverente,[16][27] grezzo e grintoso,[26] venendo accolto in maniera generalmente positiva dai critici musicali:[27] l'album «sciocca il mondo»,[14][28] abituato da anni ad ascoltare la musica rap, ma non abituato ad ascoltare Eminem,[29] di conseguenza non riuscendo a comprendere quando è serio e quando scherza.[14][29] Gli addetti ai lavori si soffermano sui contenuti violenti e misogini del disco, talvolta criticandoli positivamente.[14][16][17][23][24][26][27][30][31]

Secondo Nathan Rabin per The A.V. Club, «la presenza di Dr. Dre all'interno dell'album dà un livello di immediata credibilità hardcore al rapper».[30] Il debutto commerciale di Eminem rappresenta, sempre secondo Rabin, «qualcosa di diverso in quel mondo hip hop sempre più prevedibile.»[30]

L'autore musicale di Complex Insanul Ahmend afferma che The Slim Shady LP è «al tempo stesso sia divertente sia terrificante» perché non sappiamo mai chi stia narrando le vicende:[29] Eminem vive da qualche parte tra Marshall Mathers e Slim Shady,[29] motivo per cui il disco è catalogabile sia nell'horrorcore[16][24] sia nel comedy rap.[16][20][23][25][26][27] Eminem riscopre una fetta di «giovani adolescenti ribelli [...] che esprimono la propria rabbia in questo disco»:[23][26] il successo mainstream del rapper di Detroit è inizialmente visto come «una moda che non sarebbe durata troppo a lungo».[26]

Molte tracce ricevono critiche negative a causa del loro contenuto violento o misogino, in particolare la traccia '97 Bonnie & Clyde,[14][16][27] nella quale il rapper narra il viaggio in auto con sua figlia verso un lago dove poi Eminem scarica il cadavere della madre della bambina, riposto fino ad allora nel bagagliaio.[14][16][27] La copertina dell'album riprende questa immagine.[27]

Riconoscimenti

Nel 2003 Rolling Stone inserisce l'album al numero 275 nella propria lista dei 500 migliori album di sempre.[32][33] Ai Grammy Awards 2000, l'album vince il premio come miglior album rap, mentre My Name Is vince il premio come miglior performance rap solista.[34] Complex classifica il brano Ken Kaniff al quindicesimo posto tra le «50 migliori skit hip-hop», mentre l'interludio iniziale Public Service Announcement è inserito al cinquantesimo posto nella medesima lista.[35] Nel 2015, About.com lo inserisce alla posizione 76 nella sua lista dei «100 migliori album hip-hop di sempre».[36]

Tracce

Testi e musiche di Marshall Mathers, Mark Bass e Jeff Bass, eccetto dove indicato.

  1. Public Service Announcement – 0:33
  2. My Name Is – 4:28 (Marshall Mathers, Andre Young)
  3. Guilty Conscience (feat. Dr. Dre) – 3:19 (Marshall Mathers, Andre Young)
  4. Brain Damage – 3:46
  5. Paul – 0:15
  6. If I Had – 4:05
  7. '97 Bonnie & Clyde – 5:16
  8. Bitch – 0:19
  9. Role Model – 3:25 (Marshall Mathers, Andre Young, Melvin Bradford)
  10. Lounge – 0:46
  11. My Fault – 4:01 – Bass Brothers, Eminem
  12. Ken Kaniff – 1:16
  13. Cum on Everybody (feat. Dina Rae) – 3:39
  14. Rock Bottom – 3:34 – Bass Brothers
  15. Just Don't Give a Fuck – 4:02
  16. Soap – 0:34
  17. As the World Turns – 4:25
  18. I'm Shady – 3:31
  19. Bad Meets Evil (feat. Royce da 5'9") – 4:13 (Marshall Mathers, Ryan Montgomery, Jeff Bass, Mark Bass)
  20. Still Don't Give a Fuck – 4:12 – Bass Brothers, Eminem

Formazione

  • Eminem - rapping
  • Richard Huredia - voce narrante (traccia 3)
  • Kristie Abete - voce addizionale (traccia 6)
  • Mel-Man - programmazione batteria (traccia 4)
  • DJ Head - programmazione batteria (tracce 6-7)
  • Denaun Potter - programmazione batteria (traccia 15)
  • DJ Len Swann - scratches (traccia 7)
  • Kid Rock - scratches (traccia 15)

Classifiche

Edizione standard

Classifiche settimanali

Classifica (1999-2019) Posizione
massima
Australia[37] 49
Austria[37] 12
Belgio (Fiandre)[37] 46
Belgio (Vallonia)[37] 157
Canada[38] 9
Francia[37] 52
Germania[37] 51
Giappone[39] 39
Irlanda[40] 22
Norvegia[37] 25
Nuova Zelanda[37] 23
Paesi Bassi[37] 20
Regno Unito[41] 10
Stati Uniti[38] 2
Svezia[37] 40
Svizzera[37] 77

Classifiche di fine anno

Classifica (1999) Posizione
massima
Regno Unito[42] 64
Stati Uniti[43] 22
Classifica (2000) Posizione
Regno Unito[44] 44
Stati Uniti[45] 54
Classifica (2001) Posizione
Regno Unito[46] 84

Special edition

Classifiche settimanali

Classifica (2001) Posizione
massima
Belgio (Fiandre)[47] 7
Belgio (Vallonia)[47] 27
Svizzera[47] 25

Classifiche di fine anno

Classifica (2001) Posizione
massima
Belgio (Fiandre)[48] 56

Note

  1. ^ (LV) International Latvian Certification Awards from 1998 to 2001, su Latvijas Izpildītāju un producentu apvienība. URL consultato il 7 aprile 2020.
  2. ^ (NL) Goud & Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato l'8 ottobre 2022. Scrivere "Eminem" in "Artiest of Titel"
  3. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 20 dicembre 2021.
  4. ^ (EN) Eminem heading to South Africa for two shows - Times LIVE, su timeslive.co.za. URL consultato l'8 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
  5. ^ (EN) 2003 Accreds (PDF), su Dropbox, ARIA Charts. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  6. ^ (EN) Slim Shady – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 20 dicembre 2021.
  7. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart: 9 October 2000, su The Official NZ Music Charts. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  8. ^ (EN) The Slim Shady LP, su British Phonographic Industry. URL consultato il 20 dicembre 2021.
  9. ^ (EN) Eminem - The Slim Shady LP – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato l'8 marzo 2022.
  10. ^ (EN) Gil Kaufman, Best Of '99: Eminem Pulls No Punches On Major-Label Debut Album, MTV News, 9 febbraio 1999. URL consultato il 25 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2017).
  11. ^ (EN) Biggest selling artist of the 21st century, A Medium Corporation, 2 febbraio 2016. URL consultato il 25 settembre 2018.
  12. ^ (EN) HipHopDX, Power Brokers: 9 Of Hip Hop's Most Powerful Emcees Turned A&Rs, su hiphopdx.com. URL consultato il 5 settembre 2015.
  13. ^ (EN) 500 Greatest Albums of All Time - Eminem, 'The Slim Shady LP', su Rolling Stone (archiviato il 10 maggio 2015).
  14. ^ a b c d e f g (EN) The Slim Shady LP, allmusic.com.
  15. ^ (EN) Kyra Kyles, Eminem, 'The Slim Shady LP' (Aftermath/Interscope), in Chicago Sun-Times, 14 marzo 1999. URL consultato il 17 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2017).
  16. ^ a b c d e f g (EN) David Browne, The Slim Shady LP, in Entertainment Weekly, 12 marzo 1999. URL consultato il 16 febbraio 2012 (archiviato il 3 aprile 2015).
  17. ^ a b (EN) Soren Baker, Eminem 'Slim Shady LP' Aftermath / Interscope, in Los Angeles Times, 21 febbraio 1999. URL consultato il 15 giugno 2011 (archiviato l'11 marzo 2011).
  18. ^ (EN) Eminem: The Slim Shady LP, in Melody Maker, 1º maggio 1999, p. 36.
  19. ^ (EN) Steven Wells, Eminem – The Slim Shady LP, in NME, 13 aprile 1999. URL consultato il 19 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2000).
  20. ^ a b (EN) Rob Sheffield, The Slim Shady LP, in Rolling Stone, 1º aprile 1999. URL consultato il 5 febbraio 2012 (archiviato il 31 marzo 2012).
  21. ^ (EN) Christian Hoard, Eminem, in Nathan Brackett e Christian Hoard (a cura di), The New Rolling Stone Album Guide, 4th, Simon & Schuster, 2004, pp. 276–77, ISBN 0-7432-0169-8.
  22. ^ (EN) Mike Rubin, Eminem: The Slim Shady LP, in Spin, vol. 15, n. 5, May 1999, p. 148. URL consultato il 19 febbraio 2016 (archiviato il 13 settembre 2017).
  23. ^ a b c d (EN) Eminem, robertchristgau.com.
  24. ^ a b c (EN) Eminem - The Slim Shady LP, ign.com.
  25. ^ a b (EN) The Slim Shady LP, rapreviews.com.
  26. ^ a b c d e f (EN) Eminem - The Slim Shady LP, sputnikmusic.com.
  27. ^ a b c d e f g (EN) Eminem "The Slim Shady LP" In Review: 15-Year Anniversary, hiphopdx.com.
  28. ^ (EN) TODAY IN HIP HOP HISTORY: EMINEM RELEASES HIS THIRD ALBUM ‘THE MARSHALL MATHERS LP’ 18 YEARS AGO, thesource.com.
  29. ^ a b c d (EN) Complex Classics: A Look Back At Eminem's "The Slim Shady LP", complex.com.
  30. ^ a b c (EN) Eminem - The Slim Shady LP, music.avclub.com.
  31. ^ (EN) Eminem, pitchfork.com.
  32. ^ (EN) 500 Greatest Albums: The Slim Shady LP - Eminem, in Rolling Stone, Jann Wenner. URL consultato il 16 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2012).
  33. ^ (EN) 100 Best Albums of the '90s: Eminem - The Slim Shady LP, in Rolling Stone, Jann Wenner. URL consultato il 16 febbraio 2012 (archiviato il 20 febbraio 2012).
  34. ^ (EN) Evan Serpick, Eminem - Biography, in Rolling Stone, Jann Wenner. URL consultato il 10 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2012).
  35. ^ (EN) Gabriel Alvarez, The 50 Greatest Hip-Hop Skits - Eminem "Ken Kaniff", in Complex, Complex Media, 6 dicembre 2011. URL consultato l'11 marzo 2012 (archiviato il 3 novembre 2012).
  36. ^ (EN) Henry Adaso, 100 best hip hop albums, su About.com. URL consultato il 1º maggio 2016 (archiviato il 28 aprile 2016).
  37. ^ a b c d e f g h i j k (NL) Eminem - The Slim Shady LP, su Ultratop. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  38. ^ a b (EN) eminem – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato l'8 ottobre 2023. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  39. ^ (JA) スリム・シェイディ - エミネム, su Oricon. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  40. ^ (EN) Eminem - Discography, su irish-charts.com. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  41. ^ (EN) The Slim Shady LP - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  42. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 1999, su Official Charts Company. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  43. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 1999, su Billboard. URL consultato l'8 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2021).
  44. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2000, su Official Charts Company. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  45. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2000, su Billboard. URL consultato l'8 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).
  46. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2001, su Official Charts Company. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  47. ^ a b c (NL) Eminem - The Slim Shady LP [Special Edition], su Ultratop. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  48. ^ (NL) Jaaroverzichten 2001, su Ultratop. URL consultato l'8 ottobre 2023.

Collegamenti esterni

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