Appartenne probabilmente prima dell'Anno Mille a un certo Lanterio, e nel XII secolo era detto Villa Lanteri. Nel 1164 è citato nel diploma con cui Federico I assegnò a Pavia la giurisdizione sull'Oltrepò, la Lomellina e quelle parti del Pavese orientale come Villanterio che forse non erano ancora stabilmente sotto il suo controllo. La signoria sul paese apparteneva, forse già da molto tempo, al monastero di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia, che nel 1260 subinfeudò la località a una famiglia che ne prese il nome di Capitani di Villanterio; da questi il feudo passò agli Schiaffinati, ai nobili Rizzi (1538), per eredità nel XVIII secolo ai nobili Vitali-Rizzi di Pavia e infine, sempre per eredità, ai nobili Meriggi di Villanterio. Nel 1872 fu unito a Villanterio il comune di Monte Bolognola. Nel 1396 Gian Galeazzo Visconti donò molti fondi agricoli a Villanterio alla Certosa di Pavia[6].
Un'ulteriore raccolta di scritti su Villanterio la fornisce Giacomo Bascapè nella sua Storia di Villanterio edita nel 1926 a cura del podestà di Villanterio cavalier Silvio Meriggi.
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Sport
Ha sede nel comune la società di calcio A.S.D. Union Calcio Basso Pavese nata dalla fusione delle società di Villanterio, Magherno e Atletica del Po, che ha disputato campionati dilettantistici regionali.
Dal 2016 ogni anno durante la prima domenica di novembre viene organizzata dal gruppo podistico A.S.D. Tripè di Villanterio la "Marcia del Cigno" che si snoda tra le campagne del paese e la Tenuta Relais Il Cigno. La corsa richiama ogni anno centinaia di podisti da tutte le province.
Note
^abDato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.