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Vittorio Clemente

Vittorio Clemente (Bugnara, 12 aprile 1895Roma, 15 ottobre 1975) è stato un poeta italiano.

Biografia

Vittorio Clemente nasce nel paese peligno di Bugnara, in provincia dell’Aquila, da Pasquale, segretario comunale e da Francesca Di Bacco. Inizia a scrivere fin da ragazzo. A Tivoli frequenta la Scuola Normale e, chiamato alle armi subito dopo il diploma, segue il corso allievi ufficiali a Parma e Brindisi.

Sottotenente di fanteria, partecipa alla Prima Guerra Mondiale. Sotto le armi è chiamato da Ardengo Soffici [1] alla redazione dei giornali di trincea, "La Ghirba" e "Il Gazzettino del Soldato", e stringe amicizia con scrittori quali Antonio Baldini, Renato Simoni e Guelfo Civinini. Dopo la guerra diventa insegnante elementare in alcuni paesi dell'Abruzzo, poi direttore didattico a Teramo e infine ispettore scolastico a Roma e Rieti. Trasferitosi a Roma, Clemente entra a far parte del Gruppo dei Romanisti e partecipa alla redazione della Strenna dei Romanisti [2], pubblicazione annuale di cultura romanesca. Nella capitale incontra importanti personaggi come Trilussa, Cesare Pascarella, Mario dell'Arco, Urbano Barberini, Giulio Battelli, Giuseppe Bottai e i giornalisti Ceccarius ed Ettore Veo. Scrive anche sulle riviste "I Diritti della Scuola" e "La Parola e il Libro".

La sua raccolta di sonetti in dialetto abruzzese Sclocchitte (Gastaldi, 1949) colpisce l'attenzione del giovane Pier Paolo Pasolini che scriverà la prefazione alla sua opera successiva, Acqua de magge (Roma, Società Editrice Siciliana, 1952), e gli dedicherà un profilo critico nell'antologia Poesia dialettale del Novecento (Guanda, 1952), curata insieme a Mario dell'Arco. Pasolini arriva ad affermare, riferendosi al poemetto che dà il titolo alla raccolta, che "la poesia migliore della letteratura abruzzese sarà Acqua de magge di Clemente, poiché l'Abruzzo ricompare di scorcio, divenuto l'assolata, echeggiante terra di una personale infanzia" [3].

Lo stesso Pasolini ricorderà con gratitudine l'aiuto di Clemente nel trovare lavoro nella Capitale: "Nei primi mesi del '50 ero a Roma, con mia madre... Ero disoccupato, ridotto in condizioni di vera disperazione: avrei potuto anche morirne. Poi con l'aiuto del poeta in dialetto abruzzese Vittorio Clemente trovai un posto di insegnante in una scuola privata di Ciampino, a venticinquemila lire al mese" [4].

La fama di Vittorio Clemente cresce col tempo e acquisisce nuovi importanti estimatori come Giorgio Caproni [5], Franco Fortini [6] ed Ennio Flaiano [7]. Nel 1960, dopo la raccolta Tiempe de sole e fiure (1955), esce il poemetto Canzune ad allegrie... (Lanciano, Edizioni Quadrivio), in cui, come scrive Fortini "la tradizione barocca e quella verista si uniscono coerentemente" [8]. Cinque anni dopo l'autore dà alle stampe una plaquette di versi, Serenatelle abruzzesi (Edizioni La Carovana). Nel 1970, insieme all'amico Ottaviano Giannangeli, stimato poeta in lingua e in dialetto abruzzese, Clemente pubblica Canzune de tutte tiempe (Lanciano, Editrice Itinerari), curata dallo stesso Giannangeli, il quale offre dei versi clementiani una perfetta traduzione metrica.

Vittorio Clemente consegue vari riconoscimenti: nel 1947 vince il Premio "Sanremo" per la poesia dialettale; nel 1948 ottiene il primo posto al Premio "Castaldi" per Sclocchitte; nel 1956 riceve la Medaglia d'argento da parte del Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, per i Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte.

Il poeta abruzzese si spegne a Roma, all'età di ottant'anni. In occasione della sua scomparsa, Ottaviano Giannangeli cura un fascicolo speciale della rivista abruzzese "Itinerari" raccogliendo omaggi critici di autori come Pasolini, Caproni, Fortini, Sansone e Petrocchi.

Nel 1995, in occasione del centenario della nascita, sempre Giannangeli pubblica il volume antologico Le chiù fine parole (Ediars-Oggi e domani), in cui raccoglie il meglio dell'opera clementina con un'appendice critica di Antonio Bonchino. Lo studioso Franco Brevini include Clemente nelle sue pubblicazioni specialistiche Le parole perdute. Dialetti e poesia nel nostro secolo (Einaudi, 1992) e La poesia in dialetto (Meridiani Mondadori, 1999).

Opere

  • Prime canzone (vernacolo bugnarese), Unione Arti Grafiche Abruzzesi, Roma, 1924
  • La Madonna Addulerate, Tip. Angeletti, Sulmona, 1925
  • Sclocchitte. Sonetti abruzzesi, Ed. Castaldi, Milano, 1949
  • Acqua de Magge, prefaz. di Pier Paolo Pasolini, Mazara, Soc. Editr. Siciliana (stampa: Di Biase, Roma), febbr. 1952
  • Tiempe de sole e fiure, Ed. Salvatore Sciascia, Caltanissetta, 1955
  • Canzune ad allegrie..., Editr. Quadrivio, Lanciano, 1960
  • Serenatelle Abruzzesi, Ediz. La Carovana, Roma, 1965
  • Canzune de tutte tiempe, introduzione e versioni metriche di O. Giannangeli, Editr. Itinerari, Lanciano, 1970

Note

  1. ^ Clemente racconta della sua amicizia con Soffici in un intervento nel volume: Nicola Moscardelli, Poesie, racconti, saggi, a cura di Antonio Silveri, Roma, Edizioni La Conchiglia, 1953.
  2. ^ Gruppo dei Romanisti Archiviato il 17 luglio 2021 in Internet Archive.
  3. ^ Pier Paolo Pasolini, Prefazione ad Acqua de magge, Roma, Società Editrice Siciliana, 1952
  4. ^ P.P. Pasolini, Profilo autobiografico in AA.VV., Ritratti su misura di scrittori italiani, a cura di Elio Filippo Accrocca, Venezia, Sodalizio del Libro, 1960
  5. ^ G. Caproni, Postilla a "Autunne" di V.C., in "il Belli", Roma, a. II, n.1 febbr. 1953
  6. ^ F. Fortini, Le poesie italiane di questi anni, in Il Menabò 2, Einaudi, 1960
  7. ^ Come testimoniano le tre lettere autografe pubblicate nella ristampa di Canzune de tutte tiempe, Raiano, Ediz. Amaltea, 2012.
  8. ^ F. Fortini, I poeti del Novecento, Roma, Donzelli, 2017

Bibliografia

  • Pier Paolo Pasolini, Introduzione a Poesia dialettale del Novecento, a cura di P.P. Pasolini e Mario dell'Arco, Guanda, 1952, pp. L e LII.
  • Giovanni Pischedda, Vittorio Clemente, Roma, Ediz. Conchiglia, 1953;
  • Giorgio Caproni, Postilla a "Autunne" (di V.C.), in "Il Belli", Roma, a. XI, n. 1, febbr. 1953;
  • P.P. Pasolini, Pamphlet dialettale, in "Il Belli", Roma, 3‑5‑1953;
  • Leonardo Sciascia, V.C., "Acque de Magge", in "Galleria", marzo‑maggio, 1953;
  • Ernesto Giammarco, Antologia dei poeti dialettali abruzzesi, Pescara, Edizioni "Attraverso L'Abruzzo", nov. 1958;
  • Ottaviano Giannangeli, Canti della terra d'Abruzzo e Molise, Milano, Guido Miano Editore, 1958;
  • O. Giannangeli, Poeti dialettali peligni, Lanciano, Quadrivio, 1959;
  • P. P. Pasolini, Un poeta in abruzzese, in Passione e ideologia, Garzanti, 1960 (vi si riportano sia l'introduzione a Poesia dialettale del Novecento che la prefazione ad Acque de magge);
  • Franco Fortini, Le poesie italiane di questi anni, in Il Menabò 2, Einaudi, 1960;
  • M. Dell'Arco, Fiore della poesia dialettale Roma, Ed. "Il nuovo Cracas", 1968;
  • O. Giannangeli, Operatori letterari abruzzesi, Lanciano, Editr. Itinerari, 1969;
  • Giovanni Titta Rosa, Cinque abruzzesi e alcuni paesi d'Abruzzo, Milano, Aldo Martello Editore, 1970 pp. 217‑218;
  • O. Giannangeli, Introduzione a V.C., Canzune de tutte tiempe, Lanciano, Editr. Itinerari, 1970 (l'introduzione sarà ripubblicata, col titolo Il finissimo volgare di V.C., in "Dimensioni", Pescara, a. XVII, n. 5-6, dic. 1973);
  • AA.VV., "Itinerari per V.C.", Lanciano, a. XIV, n. 9‑10, sett.‑ott. 1975 (numero speciale della rivista "Itinerari" dedicato a Clemente, a cura di Giannangeli e con interventi di Mario Sansone, O. Giannangeli, Franco Fortini, Biagio Marin, Giuseppe Rosato, Antonio Silveri, Cosimo Savastano e Alessandro Dommarco);
  • AA.VV., Abruzzo nel Novecento, Pescara, Didattica Costantini, 1984, pp. 110‑111M;
  • Mario Chiesa-Giovanno Tesio (a cura), Le parole di legno. Poesia in dialetto del '900 Italiano, Mondadori, 1984, vol. I, pp. 171‑177;
  • AA.VV., Per V.C. nel decennale della scomparsa, a cura di O. Giannangeli (con scritti e note di Caproni, Fortini, Giannangeli, Pasolini, Petrocchi, Pischedda, Rosato e Sansone), Lanciano, Editr. Itinerari, 1985;
  • Rino Panza, Il poeta che piaceva a Pasolini, in "Il Messaggero/Abruzzo", 27‑11‑1985.
  • O. Giannangeli, Strofette chiabreriane per V. Clemente, in "Misura/ Rassegna trimestrale di abruzzesistica", a. IV, n. 1, 1982‑85;
  • Gianni Oliva-C. De Matteis, Abruzzo, Brescia, Editr. La Scuola, 1986, pp. 67 e 239‑243;
  • Franco Brevini (a cura di), Poeti dialettali del Novecento, Einaudi, Torino 1986, pp. 133‑154;
  • Vittoriano Esposito, Panorama della poesia dialettale abruzzese, Roma, Edizioni dell'Urbe, 1989, pp. 172‑180;
  • Franco Brevini, Le parole perdute. Dialetti e poesia nel nostro secolo, Einaudi, 1990, pp. 219‑221 e passim.;
  • V. Esposito, Nuove note di letteratura abruzzese, Roma, Edizioni dell'Urbe, 1991, pp. 699‑700;
  • Giulio Ferroni, in Storia della letteratura italiana. Il Novecento, Einaudi, Torino 1991, pag. 276‑277;
  • Giacinto Spagnoletti-Cesare Vivaldi (a cura di), Poesia díalettale dal Rinascimento a oggi, vol. II, Milano, Garzanti, 1991, pp. 786‑789 e 813‑819;
  • G. Spagnoletti, Otto secoli di poesia italiana, Roma, Newton Compton Editori, pp. 709‑713;
  • Antonio Bonchino, Acqua de magge, in "Oggi e domani", Pescara, n. 1, gennaio 1994;
  • G. Spagnoletti, in Storia della letteratura italiana del Novecento, Newton Compton Editori, 1994, pp. 797 e 810;
  • V. Esposito, L'altro Novecento nella poesia italiana, vol. I, Foggia, Bastogi Editrice Italiana, 1995, pag. 373;
  • AA.VV., La poesia di Vittorio Clemente (1895‑1975)/ Atti del convegno nazionale di studio/ per il centenario della nascita/ Bugnara‑Sulmona, 5‑6 Maggio 1995, a cura di O. Giannangeli, Amministrazione Provinciale, L'Aquila 1995 (con interventi di Pietro Civitareale, Carlo De Matteis, Vittoriano Esposito, Ottaviano Giannangeli, Vittorio Monaco, Rino Panza e Cosimo Savastano);
  • Giuseppe Langella-Enrico Elli (a cura di), Il canto strozzato. Poesia italiana del Novecento, Novara, Interlinea Edizioni, 1997, pp. 112‑113 e 121;
  • C. De Matteis, Civiltà letteraria abruzzese, L'Aquila, Edizioni Textus, pp. 409–418;
  • V. Esposito, L'altro Novecento. Panorama della poesia dialettale, vol. VI, Bastogi Editrice italiana, 2001, pp. 105‑107.
  • Umberto Russo-Edoardo Tiboni, L'Abruzzo del Novecento, Pescara, Ediars, 2004, pp. 333‑338;
  • Nicola Fiorentino, Poeti dialettali abruzzesi, Edizioni Cofine, Roma, 2004, pp. 10‑11, 36‑38 e 72;
  • V. Esposito, Penultime note di letteratura abruzzese, Chieti, Edizioni Noubs, 2004, pp. 72‑73, 100 e 289;
  • AA.VV., Del poeta dialettale V. C. a centodieci anni dalla nascita e a trenta dalla scomparsa, collana "Insieme per il centro Abruzzo", n. 3, pp. 197‑211, Torre dei Nolfi (AQ), Ediz. Qualevita, nov. 2005;
  • O. Giannangeli, in Gente d'Abruzzo. Dizionario biografico, vol. 3, Castelli (TE), Andromeda Editrice, 2006, pp. 117‑132;
  • Anna De Simone, Voci dell'Abruzzo, in "Poesia/ Mensile internazionale di cultura poetica", Crocetti, a. XXIV, n. 263, settembre 2011;
  • P. Civitareale, in Poeti delle altre lingue, Edizioni Cofine, Roma, 2011, pp. 8,31, 38, 42, 48, 111;
  • C. De Matteis, In lingua e in dialetto. Poesia del primo e secondo Novecento, L'Aquila, Edizioni Arkhé, 2011, pp. 195‑199;
  • P. Civitareale, Vittorio Clemente: una vita per la poesia, Edizioni Cofine, 2017.

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