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Appennino tosco-romagnolo

Appennino tosco-romagnolo
Veduta dal Monte Falco
ContinenteEuropa
StatiItalia (bandiera) Italia
San Marino (bandiera) San Marino
Catena principaleAppennino settentrionale (negli Appennini)
Cima più elevataMonte Falco (1 658 m s.l.m.)

L'Appennino tosco-romagnolo è una suddivisione della catena degli Appennini ovvero un tratto dell'Appennino settentrionale, interessando Romagna, Toscana, Repubblica di San Marino e le parti settentrionali di Marche ed Umbria. Ad ovest la catena montuosa prosegue con l'Appennino tosco-emiliano e a sud-est con l'Appennino umbro-marchigiano. Il picco più alto è il Monte Falco con i suoi 1.658 metri s.l.m.. Ospita diverse aree naturali protette tra cui il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e il Parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello.

Descrizione

Monte Gabrendo (1539 m)
Monte Fumaiolo (Sorgenti del Tevere)

Confini

Suddivisioni versante toscano

Suddivisioni versante romagnolo

Orografia

Monte Carpegna
Sasso di Simone
Simoncello
Monte Titano (San Marino) con una delle sue Rocche
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Montagne dell'Appennino tosco-romagnolo.

Le cime principali dell'Appennino tosco-romagnolo sono:

  • Monte Falco - 1.658 m - Romagna/Toscana
  • Monte Falterona - 1.654 m - Toscana
  • Poggio Scali - 1.520 m - Toscana/Romagna
  • Poggio allo Spillo - 1.449 m - Romagna/Toscana
  • Alpe della Luna Toscana (cime più elevate: Monte dei Frati - 1.454 m; Monte Maggiore - 1.384 m)
  • Monte Carpegna - 1.415 m - Romagna/Marche
  • Monte Fumaiolo - 1.408 m - Romagna
  • Giogo Seccheta - 1.383 m - Toscana/Romagna
  • Monte Comero - 1.372 m - Romagna
  • Monte Massicaia - 1.366 m - Toscana
  • Monticino - 1.348 m - Romagna
  • Monte Aquilone - 1.346 m -
  • Monte Tufone - 1.305 m - Toscana
  • Monte Penna - 1.283 m - Toscana
  • Monte della Zucca - 1.263 m - Toscana
  • Monte Castelsavino - 1.242 m - Toscana
  • Monte Lavane - 1.241 m - Toscana
  • Poggio Tre Vescovi - 1.232 m - Toscana/Romagna
  • Monte Castelvecchio - 1.228 m
  • Simoncello - 1.221 m - Romagna
  • Monte Pollaio - 1.212 m - Toscana
  • Monte Gemelli - 1.206 m - Romagna
  • Poggio Baralla - 1.205 m - Toscana
  • Sasso di Simone - 1.204 m - Toscana
  • Monte Palazzolo - 1.200 m
  • Monte Peschiena - 1.198 m - Toscana
  • Monte Guffone - 1.198 m - Romagna
  • Monte Ritòio - 1.193 m - Romagna
  • Monte Loggio - 1.179 m - Romagna
  • Monte Pian Casciano - 1.148 m - Romagna
  • Monte la Faggeta - 1.144 m - Toscana
  • Monte Cucco - 1.137 m - Toscana/Romagna
  • Poggio dei Tre Vescovi - 1.127 m
  • Alpe di Vitigliano - 1.117 m - Toscana
  • Monte Castelluccio - 1.115 m - Romagna
  • Monte Montone - 1.104 m
  • Monte Susinelli - 1.096 m - Romagna
  • Monte Pratone - 1.081 m - Toscana
  • Monte Marino - 1.066 m - Romagna
  • Poggio Fonte Murata - 1.063 m - Romagna
  • Monte Piano - 1.055 m - Romagna
  • Monte Canale - 1.052 m - Romagna
  • Monte delle Scura - 1.049 m - Toscana
  • Poggio Roncaccio - 1.044 m - Toscana
  • Poggio dell'Aquila - 1.037 m - Toscana
  • La Rocchetta - 1.037 m - Romagna
  • Poggio delle Campane - 1.036 m - Toscana
  • Monte Faggiola - 1.031 m - Toscana
  • Monte di Gamogna - 1.013 - Toscana
  • Monte Campaccio - 1.018 m - Toscana

Le cime minori:

Valli

Val Marecchia

Dai fianchi del crinale si dispiegano le vallate segnate da fiumi torrentizi. Le valli dell'Appennino tosco-romagnolo sono:
Da nord-ovest a sud-est sul versante romagnolo:

Da nord-ovest a sud-est sul versante toscano:

  • Mugello;
  • Casentino;
  • Valtiberina;

Valichi

Passo dei Mandrioli
Passo di Viamaggio

I valichi principali dell'Appennino tosco-romagnolo sono:

Valico Altitudine Collega la Valle con la Valle
Passo di Viamaggio 983 m Valmarecchia Val Tiberina
Passo di Monte Coronaro[2] 865 m Valle del Savio Val Tiberina
Passo dei Mandrioli 1.173 m Valle del Savio Casentino
Passo la Calla 1.296 m Valle del Bidente Casentino
Passo della Consuma 1.060 m Valle del Sieve Casentino
Passo di Croce a Mori 957 m Valle della Sieve Casentino
Passo del Muraglione 907 m Valle del Montone Valle della Sieve
Passo della Colla di Casaglia 913 m Valle del Lamone Valle della Sieve
Passo della Sambuca 1.050 m Valsenio Valle del Lamone
Passo del Giogo 882 m Valle del Santerno Valle della Sieve
Passo della Futa 903 m Valle del Santerno Valle della Sieve
Passo della Raticosa 968 m Valle del Santerno Valle dell'Idice

Fiumi

I fiumi che scendono dalle valli dell'Appennino tosco-romagnolo sono:

Fiume Sillaro
Fiume Santerno
Fiume Senio
Fiume Affluenti Quota della
sorgente
Sorge da Lunghezza
Sillaro[3] 800 m Tre Poggioli 66 km
Sellustra
rio Sabbioso
Acquabona
Santerno 1.222 m Passo della Futa 99 km
Diaterna
Rio di Filetto
Rio di Gaggio
Rovigo
rio Sanguinario
Senio 900 m Poggio dell'Altella 92 km
Céstina
Sintria
Lamone 1.100 Colla di Casaglia 88 km
Marzeno[4] 185 m monti di Modigliana
Montone 900 Passo del Muraglione 90 km
Rabbi[5]
Acquacheta
1.658 Monte Falco 63 km
Bidente 1.658 Monte Falco
Ronco 1.654 Monte Falterona
Savio 1.268 Monte Castelvecchio 126 km
torrente Para
torrente Alferello[6]
Marecchia 1.003 Alpe della Luna 70 km
Ausa
Rio San Marino
Conca 1.200 monte Carpegna 47 km

Nel versante toscano: Sieve, Arno, Tevere.

Aree naturali

Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Cervo nel Parco delle Foreste Casentinesi

Le aree naturali protette dell'Appennino tosco-romagnolo iscritte nell'Elenco ufficiale delle aree naturali protette (6º aggiornamento, 2010)[7] sono 10, così suddivise:

Parchi nazionali
Parchi regionali
Riserve naturali

Storia

Per secoli il Granducato di Toscana ricomprendeva anche territori al di là dello spartiacque. Era, infatti, abituale per le grandi famiglie fiorentine e toscane in genere possedere boschi o terreni da pascolo in Romagna. Anche lo sfruttamento pastorale vedeva mandrie di bovini e greggi pascolare nei mesi estivi nella Romagna Toscana per svernare, poi in Maremma. In tal modo si evitava nei mesi estivi la permanenza in zone malariche. Nel 1923, quando era Presidente del Consiglio il romagnolo Benito Mussolini avvenne un'importante rettifica dei confini che ha interessato in particolare il circondario di Bagno di Romagna. Tuttora la provincia di Firenze oltrepassa la linea di displuvio, nella zona di Marradi, Palazzuolo sul Senio e Firenzuola (comuni compresi rispettivamente nelle valli dei fiumi Lamone, Senio e Santerno).

Note

  1. ^ Secondo diverse fonti, Bocca Trabaria è il valico che divide geograficamente l'Appennino tosco-romagnolo dall'Appennino umbro-marchigiano e conseguentemente l'Appennino settentrionale da quello centrale. Secondo altre fonti, invece, il confine tra i due tratti appenninici è Bocca Serriola o anche tutta la zona compresa tra i due valichi. Si riportano le fonti per i tre punti di vista. Tra le fonti che considerano il valico di Bocca Trabaria il limite tra Appennino tosco-romagnolo (e quindi l'Appennino settentrionale) ed Appennino Umbro-marchigiano (e quindi l'Appennino centrale) si citano:
    • Appennino umbro-marchigiano, su treccani.it.;
    • Appennino tosco-emiliano, su treccani.it.;
    • Bocca Trabaria, su treccani.it.
    • Sito ufficiale della regione Marche, pagina Alpe della Luna - Bocca Trabaria
    • Romano Gasperoni, Fulvio Fulvi, Umbria e Marche, edizioni Fabri, 1985 (pagina 94)
    • Marco Salvo, Daniele Canossini, Appennino ligure e tosco-emiliano, Touring Editore, 2003, ISBN 978-88-365-2775-5; consultabile su Google libri a pagina 479.;
    • Adriana Pintori, Maribel Andreu, Diamoci dentro! cultura e civiltà italiana, edito da Università Autònoma de Barcelona, 1996, ISBN 978-84-490-0728-6; consultabile su Google ricerca libri a questa pagina.;
    • Romano Gasperroni, in Viaggio in Italia – anno II – volume 37 – Appennino Umbro-Marchigiano, (Gruppo Editoriale Fabbri) Milano 1983;
    • Università di Bologna - Istituto di geografia - Studi geografici... (pagina 114)
    Tra le fonti che considerano invece come limite il valico di Bocca Serriola si citano:
    • Appennino, su treccani.it.
    • Bocca Serriola, su treccani.it.
    • Bruno Nice, Questo Nostro Mondo – L'Italia (Istituto Geografico De Agostini – Novara);
    • Sito della Comunità montana dell'alto Tevere umbro, pagina La geografia (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2006);
    • Enciclopedia Sapere.it, pagina Appennino Tosco-Emiliano.
    Ci sono infine fonti che considerano come limite tutta la zona compresa tra i due valichi suddetti; tra queste si citano:
    • Enciclopedia Treccani, voce Appennino;
    • Informatore botanico italiano - volume 20 - (pagina 454).
  2. ^ Detto anche Passo di Verghereto.
  3. ^ Solo gli affluenti di destra del Sillaro sono ricompresi nell'Appennino tosco-romagnolo.
  4. ^ Ha una sua valle prima di confluire nel Lamone, in pianura.
  5. ^ Ha una sua valle prima di confluire nel Montone, in pianura.
  6. ^ Il torrente crea la Cascata dell'Alferello, una cascata naturale con un'altezza pari a circa 32 metri.
  7. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) (PDF), su minambiente.it (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2012). 6º aggiornamento, approvato con Delibera della Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31.05.2010,

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