La cucina birmana (မြန်မာ့ အစားအစာ) raccoglie tutti i piatti delle regioni dell'attuale Birmania, la sua grande varietà è dovuta al contributo delle numerose minoranze etniche presenti, i birmani sono il gruppo predominante, ma anche altre etnie, fra cui quella dei Chin contribuiscono con le loro specialità[1]. Grazie alla posizione geografica, la cucina è stata influenzata dalla cucina cinese, indiana e tailandese. È una cucina bilanciata che mescola sapientemente l’aspro, il salato, l’amaro e il (poco) piccante[2]
La cucina birmana è caratterizzata dall'uso frequente di prodotti ittici come la salsa di pesce fermentata chiamata ngapi, una pasta a base di pesce e/o gamberetti, seccati, sminuzzati, salati e lasciati maturare al sole fino a ottenere un prodotto dal sapore estremamente forte, molto comune anche negli altri paesi dell'Asia orientale o all'antico garum, noto all'epoca dei Latini.
I piatti a base di pesce sono molto diffusi nelle città di mare come Sittwe, Kyaukpyu, Mawlamyaing (ex Moulmein), Mergui (Myeik) e Dawei, mentre la carne e il pollame sono più consumati nell'entroterra come a Mandalay.
Il pesce fresco e i gamberi sono cucinati in diversi modi: freschi, salati, salati ed essiccati, fermentati e pressati o in una pasta salata.
Vi è anche una grande varietà di insalate (thoke): con patate, zenzero, pomodoro, spaghetti di riso o di grano e vermicelli, combava, foglie di tè in salamoia, lahpet.
Proverbio
«"A thee ma, thayet; a thar ma, wet; a ywet ma, lahpet" (အသီးမှသရက်၊ အသားမှဝက်၊ အရွက်မှလက်ဖက်။), che tradotto significa: "Di tutti i frutti, il mango è il migliore; di tutte le carni, quella di maiale è la migliore; e di tutte le foglie, quella di lahpet è la migliore"»
Un detto popolare birmano riassume i piatti preferiti da questo popolo.