La cucina di Timor Est si differenzia a seconda dei gruppi etnici che popolano la zona. Il problema della malnutrizione è ben evidente, in quanto il paese non riesce a produrre abbastanza cibo per tutta la popolazione. Ciò nonostante, nell'isola si coltivano frutti tropicali come spondias mombin, ananas, mango e cocco, mentre tra le verdure si annoverano pomodori, cetrioli, zucchine, granoturco e patate dolci. Inoltre, data la vicinanza con il mare, i timoresi dispongono di una buona varietà di pesce tropicale.[1]
Alle frittelle di baccalà portoghesi si ispirano i pastel de camarão, le locali frittelle di gamberetti: la farina di patate utilizzata in questa pietanza è infatti un lascito dei kristang, i discendenti del Portogallo e della Malacca. Queste frittelle sono tipicamente accompagnate dal belachan, la variante locale del balchão di Goa.[2] I seu-mai sono invece dei ravioli di carne al vapore. Se fritti vengono chiamati chamuça.[3] L'arroz chau chau, proveniente dall'altra ex colonia lusitana di Macao, consiste invece in riso saltato con carne o gamberetti.[4]
Tra i piatti di carne citiamo i sassate com molho, degli spiedini di carne di pecora conditi con salsa di arachidi,[5] e il seduk, un piatto a base di carne di maiale con salsa di pomodoro tipico delle zone montuose,[6] mentre tra quelli di pesce si annoverano la caldeirada de peixe, uno stufato di pesce e verdure che può comprendere cernie, pesce spada o tonno,[7] e il pesce grigliato avvolto nelle foglie di banano.[8] Altri piatti piuttosto diffusi a Timor Est sono il kangkong lessato, importato dalla comunità filippina nel paese, e il batar da'an, a base di mais e fagioli,[9] mentre una variante locale della feijoada è fatta con fagioli e foglie di papaya.[10] Un tipico dolce è il pudding di cocco, una variante del pudim portoghese.[11]