Centrocampista centrale,[2] molto bravo tatticamente e in fase d'impostazione del gioco, si dimostra abile e caparbio nel recuperare palloni in fase difensiva e interdizione,[2] ma altrettanto veloce nelle ripartenze. Dispone inoltre di una buona tecnica di base e un buon tiro dalla media distanza,[2] grazie alla sua esperienza calcistica, può arretrare il suo raggio d'azione giocando all'occorrenza anche come mediano o difensore centrale.[3]
Carriera
Club
Atlético Paranaense e Šachtar
Fernandinho allo Šachtar nel 2011
Fin da piccolo gioca nelle giovanili dell'Atlético Paranaense, e nel 2002 viene schierato per la prima volta nella squadra titolare e ne farà parte fino al 2005, dove in totale ha disputato 72 partite e segnato 14 gol.
Nel 2005 viene acquistato dallo Šachtar, squadra ucraina, dove colleziona globalmente in otto anni, 284 presenze e 53 gol.
Nel dicembre 2012 annuncia alla stampa ucraina il suo imminente passaggio a gennaio in una squadra di Manchester, senza però specificare quale.
Manchester City
Fernandinho capitano del Manchester City nel 2021
Il 5 giugno 2013 il Daily Telegraph afferma che il Manchester City sia vicino all'accordo con il giocatore brasiliano.[4] Il giorno seguente arriva l'ufficialità del suo acquisto da parte dei Citizens per 40 milioni di euro, con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale del club.[2][5] Il 14 dicembre 2013 realizza i suoi primi due gol con la maglia dei Citizens nella vittoria casalinga per 6-3 contro l'Arsenal.[6] Il 28 febbraio 2016 va a segno nella finale di Football League Cup 2015-2016 contro il Liverpool terminata 1-1 e vince il trofeo ai rigori.[7]
Il 2 febbraio 2020, in occasione della partita contro il Tottenham, taglia il traguardo delle 300 presenze con la maglia degli Sky Blues.[8] Dopo la partenza di David Silva, nel settembre 2020 viene nominato capitano della società inglese.[9]
Il 12 aprile 2022 annuncia la volontà di lasciare i Citizens al termine della stagione e lo fa dopo aver collezionato 372 presenze e 25 reti.[10]
Fa il suo esordio ufficiale con la nazionale brasiliana l'11 agosto 2011, in un'amichevole giocata a Stoccarda, contro la nazionale tedesca.[12] Torna in nazionale il 5 marzo 2014 a distanza di due anni dall'ultima apparizione, segnando anche il suo primo goal con la Seleção nell'amichevole vinta per 5-0 contro il Sudafrica.[13]
Convocato per il Mondiale 2014,[14] nella terza partita del primo turno va a segno nella vittoria per 4-1 contro il Camerun,[15] in una manifestazione conclusasi per i brasiliani al quarto posto. Quattro anni dopo viene convocato per il Mondiale 2018,[16] in cui scende in campo in tutte le partite del Brasile, il cui percorso si è arrestato allo stadio dei quarti di finale con la sconfitta 2-1 subita contro il Belgio in cui è stato sfortunato protagonista realizzando un autogol.[17]
Viene poi convocato per la Copa América 2019,[18] in cui gioca le prime due gare della squadra che poi ha vinto il trofeo in finale col Perù.[19]