I Frigidaire Tango sono un gruppo musicaleNew waveitaliano.[2] Nascono a Bassano del Grappa nel 1980 e un anno dopo sfornano il loro primo lavoro, The Cock, guadagnando subito l'attenzione dell'ambiente musicale alternativo. Scioltisi nel 1986, pubblicano una raccolta dei loro lavori nel 2007. In seguito ai buoni risultati, decidono di riformare il gruppo e di pubblicare un nuovo album nel 2009.[3]
Storia del gruppo
Gli anni '70 ed '80
Nel luglio del 1977, Carlo Casale e Stefano Dal Col iniziano una collaborazione musicale[4] e fondano gli Outkids, influenzati dal punk britannico.
Dopo una serie di concerti in ambito locale, la formazione si espande con l'arrivo di Marco Breda, tastierista di impostazione più classica, che imprime alla band un suono più personale. Mescolando il loro background, che andava dal progressive al krautrock al glam, con l'input primitivo del punk rock, si trovano collocati in quel periodo fortemente creativo chiamato New wave.
Dopo aver cambiato nome in Trash, all'inizio degli anni ottanta prende forma la formazione definitiva con l'aggiunta di Maurizio Battistella alla batteria e Diego Negrello al basso. Nel 1981, il gruppo entra in studio col nome definitivo di Frigidaire Tango e registra il primo LP per la Young Records, The Cock. Il disco è stato inserito nel settembre 2010 dalla rivista francese Tsugi tra i 100 LP fondamentali meno conosciuti del rock.
All'inizio del 1983, con l'aggiunta del secondo tastierista Franco Turesso, il gruppo torna in studio e autoproduce un mini-LP intitolato Russian Dolls, le cui due tracce principali Recall e Vanity fair vengono accompagnate da due videoclip. Contemporaneamente la band è in tour con gli inglesi The Sound.
Nel 1984, la RAI inizia le riprese del documentario L'ultimo concerto,[2] di cui i Frigidaire Tango sono protagonisti. Il film, girato da Piergiorgio Gay, racconta le problematiche di un gruppo degli anni ottanta in bilico tra la volontà di vivere con la propria musica e la necessità di doversi integrare nella società . Nello stesso periodo, la rivista Rockgarage ottiene l'inedita Take over from me (che verrà inclusa nella compilation Rockgarage vol. 4) e anche Radio Rai si interessa al gruppo, trasmettendo più volte il loro singolo Recall.
Scioglimento ed altre iniziative
A metà del 1986, dopo essere stata invitata per una serie di concerti alla biennale di Barcellona e dopo essere stati inclusi in una compilation promozionale di Amnesty International, la band si scioglie. Alla base della decisione, le difficoltà emerse già nel documentario di Gay (la difficoltà di far convivere la passione per la musica e il desiderio di sentirsi realizzati in campo lavorativo) e vedute differenti sulla eventuale evoluzione del gruppo.[3]
Nel 2007 esce The Freezer Box, un cofanetto che contiene un libro di 50 pagine che racconta la storia della band e tre dischi: The Cock integrato con due outtake (Don't kill time, che avrebbe dovuto essere il singolo di punta del disco e che poi venne invece scartato, e This days '78, prima demo del gruppo),[5] il secondo LP (mai pubblicato) Music for Us e un terzo disco inedito, Live in Barcellona, registrato durante uno dei concerti a Barcellona ed integrato con altri sei brani dal vivo.[6]
AA.VV., Enciclopedia del rock italiano, a cura di Cesare Rizzi, Milano, Arcana, 1993, ISBN 8879660225. pagg. 463
AA.VV., Enciclopedia del rock italiano, a cura di Gianluca Testani, Arcana Editrice, 2006, ISBN88-7966-422-0.
Luca Frazzi (a cura di), Frigidaire Tango - Russian Dolls, in Rumore 100 - 100 dischi essenziali della new wave & postpunk italiani, #3 agosto / settembre 2023.
Livia Satriano, Gli altri Ottanta. Racconti dalla galassia post-punk italiana. Agenzia X, 2014. ISBN 978-88-95029-99-3