Il 21 novembre 1589 sposò Livia (?-17 luglio 1619[1]), figlia di Virginio Orsini, Duca di San Gemini e di Giovanna Caetani di Sermoneta, dalla quale ebbe cinque figli maschi[2]:
Giangiorgio II Cesarini, padre degli ultimi due duchi Cesarini: Giuliano III Cesarini (1618–1665) e Filippo Cesarini (..- 1671)
Giuliano Cesarini fu un eccentrico: alto e corpulento, si dedicava a burle e bizzarrie, tanto che il Pizzirani lo ritenne uno dei modelli del "Marchese del Grillo"[5] e suo cognato Giannantonio Orsini lo definì «un savio che voleva sembrare pazzo»[6]. Per esempio, nel carnevale del 1612 organizzò la recita di una commedia in una sala del suo palazzo il cui pavimento era stato puntellato. Giuliano voleva togliere i puntelli, quando fosse stata piena di persone, "per vedere qualche sfracello"; fortunatamente fu fermato in tempo dalle autorità[6].
Giuliano iniziò la costruzione del palazzo Cesarini, residenza estiva della famiglia a Genzano, ampliando un primitivo castello del XII secolo, posto a guardia del Lago di Nemi, dopo l'acquisto di case e terreni circostanti[7].
Note
^Lettere inedite a Galileo Galilei raccolte dal dott. Arturo Wolynski, 1874, p.113.
^Giggi Pizzirani, Sotto il naso della lupa: leggende, tradizioni, figure e curiosità romane. Un precursore del marchese del Grillo, Roma : P. Maglione, (stampa 1928)
^abCitato in Alberto Galieti, La fine romanzesca op. cit. p. 6