Per questo motivo, dunque, subito dopo le elezioni, il Primo ministro si è presto mosso in tale direzione, avviando un tavolo negoziale proprio con il Movimento Patriottico (DPMŠ), con cui, alla fine, è stato raggiunto un accordo (da alcuni ritenuto controverso[3]), in data 9 maggio.[4]
Il giorno successivo, dunque, secondo la prassi costituzionale, una volta depositate 78 firme di parlamentari favorevoli alla nomina, ed ottenuto così il mandato di formazione di una maggioranza dal PresidenteZoran Milanović[5], sono stati avviati i preparativi in tal senso, recandosi il Premier presso il Sabor per ottenere la fiducia, dove, dopo dieci ore di dibattito, si è giunti all’approvazione della mozione con 79 favorevoli, 61 contrari ed 1 astenuto, permettendo così al governo, il 17 maggio, di entrare in carica con pieni poteri.[6]