Da segnalare che alla Ferrari, Mike Parkes ha sostituito John Surtees che, dopo una clamorosa rottura si è trasferito alla Cooper.
Esordisce in gara la Lotus 43 con il nuovo motore 16 cilindri BRM.
Qualifiche
Durante le prime fasi delle qualifiche, la vettura Jim Clark investì un uccello: dallo scontro il pilota britannico ricavò una ferita all'occhio che lo costrinse, anche se aveva già fatto segnare un tempo valido, ad abbandonare la corsa. La Lotus cercò in fretta e furia un sostituto e ingaggiò l'ex ferrarista Pedro Rodriguez.
Al via Surtees riuscì a superare Bandini ma la leadership del pilota britannico durò solo cinque giri a causa della rottura della pompa del carburante. Il poleman così si riprese la testa della corsa seguito da Brabham e Parkes, mentre si accodarono al trio di testa Amon, Rindt e Siffert. Mentre l'italiano riusciva a prendere un buon margine, i più immediati inseguitori iniziarono una lotta serrata per accaparrarsi la seconda piazza. Dalle retrovie invece riuscì a compiere una bella rimonta Denny Hulme, che grazie alla potenza del nuovo motore Repco riuscì a issarsi fino al 4º posto.
Colpo di scena al giro 32: Bandini fu costretto a ritirarsi a causa di un guasto al cavo dell'acceleratore della sua Ferrari; ciò portò in testa Brabham, che mantenne la testa del GP fino alla bandiera a scacchi. A podio anche Parkes al suo debutto in F1 e Hulme, terzo. Punti iridati anche per Jochen Rindt, seguito da Dan Gurney su Eagle e John Taylor con una Brabham del team David Bridges. In classifica generale Jack Brabham scavalcò in classifica Lorenzo Bandini per soli due punti di differenza.