Soprannominato Il mago[2][3] per doti tecniche, è ritenuto da molti esperti e appassionati il più talentuoso calciatore rumeno dopo Gheorghe Hagi.[2][4] Suo fratello Dinu è anch'esso un calciatore.[5]
Caratteristiche tecniche
«In termini di qualità individuali, Sanmartean è il miglior giocatore rumeno dopo Hagi. I confronti con Zidane non sono uno scherzo.[2]»
(Emmanuel Rosu, giornalista sportivo rumeno.)
Metronomo di centrocampo[6], tra le sue doti spiccano visione di gioco[2], precisione nei passaggi[2] e un'ottima[2][7][8] tecnica individuale che - unita alla capacità di saltare l'avversario in dribbling[2][7] - gli consente di smarcarsi per poi mandare a rete i propri compagni.
La sua carriera è stata spesso costellata da infortuni.[2][9]
Carriera
Club
All'età di 6 anni viene tesserato dal settore giovanile del Gloria Bistrita.[10] Dopo cinque anni trascorsi in patria, il 16 luglio 2003 si lega per mezzo di un contratto triennale con opzione di rinnovo per due anni al Panathinaikos, in Grecia.[11] L'esborso economico effettuato dalla società greca è stato di 900.000 euro.[11] Il 16 settembre 2003 esordisce - da titolare - in Champions League, in occasione della sfida disputata ad Old Trafford contro il Manchester United (partita persa 5-0), valida per la prima giornata della fase a gironi.[12]
Accolto tra lo scetticismo generale[2], il suo contributo a fine stagione risulterà decisivo nella vittoria del campionato e della Coppa di Grecia. Tuttavia, le accuse di doping[2] (poi rivelatesi infondate[13]) unite agli screzi con il tecnico Alberto Malesani[2][14] lo relegano ai margini della rosa fino alla scadenza contrattuale.[2]
Il 15 febbraio 2007 si accorda per sei mesi con opzione di rinnovo per un biennale all'Utrecht, in Olanda.[15] Alle prese con persistenti problemi fisici, il 31 agosto 2008 la società decide di interrompere il rapporto con il giocatore.[16] Torna quindi in Romania (prima al Gloria Bistrita, poi al Vaslui) dove, lasciatosi alle spalle i numerosi infortuni e tornato in condizione, torna ad esprimersi su alti livelli.[2]
Il 10 febbraio 2014 passa allo Steaua Bucarest[17], firmando un contratto valido per 18 mesi da 240.000 euro annui.[18] All'esordio con la nuova maglia segna - su calcio di rigore - una delle quattro reti (suo è l'assist per la quarta rete di Chipciu) con cui la squadra si impone per 4-0 ai danni del Concordia Chiajna.[19] Il 9 maggio la squadra si laurea - con tre giornate di anticipo - campione di Romania.[20]
In scadenza di contratto, il 3 gennaio 2015 si accorda con l'Al-Ittihad, in Arabia Saudita.[21] Il calciatore firma un contratto valido per un anno e mezzo da 900.000 euro a stagione.[18]
Il 25 luglio 2016 torna in Romania al Pandurii, sottoscrivendo un contratto annuale con opzione di rinnovo per il secondo anno.[22] Il 13 gennaio 2017 viene tesserato dall'Al-Taawoun, società saudita allenata dal tecnico rumeno Constantin Gâlcă.[23]
Nazionale
Esordisce in nazionale il 20 novembre 2002 in un'amichevole disputata contro la Croazia, subentrando al 59' al posto di Adrian Ilie.[24] In precedenza aveva preso parte - nelle vesti di capitano[6] - a vari incontri con la selezione Under-21.
A distanza di otto anni torna in nazionale sotto la guida di Victor Pițurcă. Il 7 ottobre 2011 - nonostante un piccolo problema fisico[2] - decide di scendere in campo contro la Bielorussia in un delicato incontro valido per le qualificazioni agli Europei 2012. Si infortunerà dopo 28' minuti di gioco[25] scatenando le ire del commissario tecnico (l'incontro terminerà 2-2 sancendo di fatto l'esclusione della Romania dalla competizione) che lo escluderà dalla nazionale.[2][26]
Con l'arrivo di Iordănescu sulla panchina della selezione rumena torna in pianta stabile nel giro della nazionale. Viene convocato per gli Europei 2016 in Francia.[27]