L'imponente catena montuosa, ben visibile dalla Pianura Padana, è formata dal monte Cusna e dalle anticime Sasso del Morto (2078 m) e monte La Piella (2071 m). Il crinale della montagna forma il caratteristico profilo che ricorda quello di un uomo disteso, detto Uomo Morto o Gigante. Da quest'ultimo toponimo prende il nome l'area protetta dell'ex Parco del Gigante, ora parte del Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Il monte si trova più a nord rispetto al crinale appenninico principale tra Emilia e Toscana, separato dalla valle del torrente Ozola.
Abetina Reale
L'Abetina Reale è una foresta di conifere che si sviluppa sul versante est del Cusna, sul versante destro della Alte Valle del Dolo, e si estende fino al crinale appenninico. La foresta è caratterizzata da antichi esemplari di abete bianco sopravvissuti a secoli di sfruttamento boschivo.[2]
Prati di Sara
Raggiungibili ad esempio da Ligonchio e percorrendo, con una bella escursione, il sentiero 625 che parte dalla località Casalino. Circondati da faggeti, i Prati di Sara sono una brughiera d'altura che si estende sul fianco ovest della montagna, particolarmente suggestiva durante la fioritura e in autunno. Il nome deriva da un personaggio tra storia e leggenda, una governante, si dice concubina di uno dei marchesi Bernardi di Piolo, che possedettero Casalino dalla metà del XVII secolo alla fine del Settecento.[3]
Cascate del Lavacchiello
Il rio Lavacchiello nasce in prossimità del lago del Caricatore ai Prati di Sara e scende lungo il versante ovest della montagna verso la valle del torrente Ozola di cui è affluente. Il ripido versante dà luogo ad una serie di cascate, spettacolari soprattutto allo scioglimento delle nevi e in autunno.
Costa delle Veline
Sul fianco sud-ovest della montagna si trova la Costa delle Veline, un ampio bosco di faggio, tra i più importanti del Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano,[4] che conserva alberi secolari.
Escursioni
Il monte Cusna è particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico e presenta numerosi sentieri e rifugi:
Rifugio Cesare Battisti (1 759 m). Rifugio del Club Alpino Italiano, si trova nel lato sud-ovest della montagna nei pressi del passo di Lama Lite. Raggiungibile da Civago mediante il sentiero 605 che attraversa l'Abetina Reale e da Pian Vallese (Febbio) tramite il sentiero 607 del Passone oppure tramite il sentiero 629 della Valle dell'Ozola (Ligonchio).
Rifugio Bargetana (1 740 m). Si trova sul sentiero 633, nei pressi dell'omonimo lago ai piedi del monte Prado.
Rifugio Segheria (1 410 m). Posto nel mezzo dell'Abetina Reale, è raggiungibile da Civago con il sentiero 605.
Rifugio San Leonardo (1 240 m). Antico ospitale ristrutturato del XII secolo. Si trova sul torrente Dolo, lungo il sentiero 605A tra l'Abetina Reale e Civago.
Rifugio Monte Orsaro (1 300 m). Si trova a monte Orsaro ed è raggiungibile in auto. Punto di partenza dei sentieri per il monte Cusna e i monti Prampa e Cisa.
Rifugio Peschiera Zamboni (1 151 m). Posto in località Ronco Pianigi nei pressi di Febbio, è raggiungibile in auto. Punto di partenza del sentiero 617 per il monte Cusna.
^Altezza secondo Touring Club Italiano, Reggio Emilia e provincia, in collane Guide d'Italia e Guide verdi d'Italia, Touring Editore, 2000 - ISBN 8836515851