Il toponimo è attestato come Waidepruk nel 1264, come ze Waidepruke nel 1288, come Waidprukk nel 1343 e come Prucke unter Trostperg nel 1473 e deriva dal tedescoWeide ("pascolo") e Brücke ("ponte"), col significato quindi di "ponte del pascolo", perché il paese è nato intorno al ponte che introduce nella Val Gardena (il "pascolo").[5][6]
Storia
Il paese si sviluppò originariamente come satellite del castello e distretto giudiziale di castel Trostburg.
«D'azzurro, alla fascia innestata d'argento e di rosso.»
Lo stemma simboleggia il ponte, raffigurato da una fascia innestata d'argento e di rosso, in campo azzurro, che indica il fiume Isarco. Il motivo argenteo e rosso deriva dalle insegne dei Conti di Wolkenstein proprietari del locale Castel Trostburg fin dal 1385 (trinciatonebuloso d'argento e di rosso). Lo stemma è stato adottato nel 1969.[8]
Il monumento equestre in alluminio Anticorodal fu realizzato da Giorgio Gori per il Padiglione italiano all'Expo 1937 di Parigi. La scultura era intitolata "Genio del Fascismo", nell'atto del saluto romano. Al termine dell'esposizione, nel 1938, fu fatta collocare da Benito Mussolini all'ingresso della centrale idroelettricaMontecatini di Ponte Gardena[9]. Dopo il 1945 cambiò il titolo in "Genio del lavoro italiano". La monumentale statua equestre venne distrutta nell'attentato del Bergisel-Bund il 29 gennaio 1961.[10][11]
Società
Ripartizione linguistica
La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca:
Il comune è a maggioranza tedesca, nonostante sia presente anche una minoranza italiana (13,37%), la quale arrivò a rappresentare il 30,35% della popolazione nel 1971.[13]
^AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
^Josef Nössing, Weg- und Straßenentwicklung in der Marktgemeinde Kastelruth. Zur 100-Jahr-Feier der Eröffnung der Straße Waidbruck - Kastelruth - Seis - Bad Ratzes am 19. September 1887, Castelrotto, Comune di Castelrotto, 1987.