Da Porta Romana iniziava la via Mediolanum-Placentia, che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Placentia (Piacenza) e quindi poi con Roma (da cui il nome della porta) passando da Laus Pompeia (Lodi Vecchio). Dall'altro lato della porta, entro le mura cittadine, si trovava il decumano. Il primo tratto dell'arteria stradale sopracitata era monumentalizzato, ovvero erano presenti dei portici ai suoi lati. La fine della monumentalizzazione, verso Laus Pompeia, era contraddistinta dalla presenza di un arco trionfale. Per tale motivo, questo tratto di arteria stradale era chiamata Via Porticata.
Nei pressi di Porta Romana, seguendo il decumano, sorgeva una basilica paleocristiana, i cui resti sono oggi noti come "Cripta di San Giovanni in Conca", mentre poco oltre a essa, al di fuori delle mura cittadine, lungo la Via Porticata, era situata la basilica apostolorum (che esiste ancora oggi: ha poi cambiato nome in "basilica di San Nazaro in Brolo"). Da Porta Romana il decumano di Mediolanum conduceva all'altro lato delle mura cittadine dov'era presente, diametralmente opposta a Porta Romana, Porta Vercellina.
Porta Romana era situata a una delle due estremità del decumano al cui centro, in corrispondenza del suo incrocio con il cardo, era presente il foro romano di Milano (l'attuale piazza San Sepolcro); Porta Romana si trovava nel luogo dove oggi è situato corso di Porta Romana, nei pressi della già citata Cripta di San Giovanni in Conca.