«À quoi bon des châteaux ? J'aime mieux des greniers. Ce qui charme les yeux, ne remplit pas la bouche. Avoir assez de pain ; voilà ce qui me touche ! (...) Si mes épis dorés ne faisaient ma richesse, Je produirais alors mes titres de noblesse. (...) Je trouve le repos au sommet des montagnes. Et je cultive en paix mes fertiles campagnes. Riche de mes moissons, je nourris mes enfants, Et je fais vivre ailleurs des milliers d'habitants.»
(IT)
«A cosa servono i castelli? Amo di più i fienili Ciò che affascina gli occhi, non riempie la bocca. Avere abbastanza pane; ecco cosa mi emoziona! (...) Se le mie spighe dorate non fossero la mia ricchezza, Produrrei titoli di nobiltà. (...) Trovo il mio riposo sulle cime delle montagne. E coltivo in pace le mie fertili campagne. Con i miei ricchi raccolti nutro i miei figli, E lascio vivere altrove migliaia di persone.»
A fianco al paese scorre il torrente Gaboé, che dà vita al particolare fenomeno geologico dei calanchi, qui detti "piramidi di terra".
Sono numerosi i percorsi attrezzati per mountain bike e le passeggiate che partono dal paese, come quelle nel "Bois de la Tour", il bosco corredato dal percorso didattico-naturalistico del promontorio sopra il paese.
In passato la zona dell'attuale comune di Saint-Nicolas era denominata Cyvoix (in francese, ca. da questa parte della voce - pron. AFI: [sivwa]), opposto a Voix (= voce - [vwa]), che indicava l'attuale comune di Rhêmes-Saint-Georges, per l'eco prodotta dalle pareti della val di Rhêmes. La parola greca Rhêma, che denomina la valle, ha lo stesso significato.
Storia
Nel 1869, nei pressi della chiesa è stata scoperta una necropoli neolitica. Il Museo dell'Accademia di Sant'Anselmo conserva due braccialetti rinvenuti nelle tombe a cista.[6]
Amedeo IV di Savoia nel 1244 concesse a Guillaume de Sarriod di costruire una casaforte nella frazione di Sarriod, da cui deriva il nome della nobile famiglia.[7]
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 marzo 1993.[8]
«D'oro, alla banda di azzurro, caricata di tre leoni illeoparditi, di argento, fermi e posti nel senso della banda. Ornamenti esteriori da Comune.»
(D.P.R. 25 marzo 1993)
Lo stemma municipale si ispira a quello dei nobili Sarriod, originari del paese, di cui si hanno notizie già dal XII secolo (d'argento, alla banda d'azzurro caricata di tre leoncelli illeoparditi d'oro, linguati di rosso).
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
chiesa parrocchiale di Saint Nicolas in località La Cure: dell'antico edificio risalente al XII secolo rimane solo la cripta sottostante il presbiterio dell'attuale chiesa che fu rimaneggiata nel XVII secolo
il bosco - parco didattico "Bois de la Tour"
il monumento a Jean-Baptiste Cerlogne, nel bois de la Tour
Nel villaggio di Grand-Sarriod sorgeva in epoca medievale la casaforte dei Sarriod. Nel 1244, Amedeo IV di Savoia concede a Guillaume de Sarriod la costruzione dell'edificio in posizione dominante nel villaggio che prende il nome dalla famiglia.[9]
La Chiesa parrocchiale di San Nicola, in località La Cure
i calanchi detti piramidi di terra[10]. Si tratta di depositi di origine glaciale erosi dal torrente Gaboué che hanno dato vita ai calanchi, delle ripide vallecole a varianti scoscese prive di vegetazione perché erose dall'acqua caratterizzata da scarsa coesione. Sono alte fino a 40 metri. Esistono anche altri calanchi, seppure minori per dimensioni, a Vétan (Alpe Leytanaz) e a Vens (Alpe Létonettaz). Negli anni attorno il 1950, furono eseguiti dei lavori di consolidamento a protezione delle frazioni di Fossaz-Dessus e Fossaz-Dessous.
Cultura
Biblioteche
In frazione Fossaz-Dessous ha sede la biblioteca comunale.
Musei
A Saint-Nicolas si trovano tre musei:
Museo Jean-Baptiste Cerlogne (Musée Cerlogne), in località La Cure
Nel villaggio di Fossaz-dessus si trova la sede di uno dei più importanti centri di studio della lingua francoprovenzale, che mira a diffondere e promuovere lo studio della lingua nonchè studi etnografici relativi all'area arpitana.
Il Musée Joseph Gerbore
Il museo Gerbore (Musée Joseph Gerbore), situato in frazione Lyveroulaz (965 mt.), ha come scopo di presentare l'impatto della meccanizzazione dell'agricoltura sulla vita dei Valdostani, attraverso l'esperienza di Giuseppe Gerbore (1900-1982) (Joseph Gerbore). Questo progetto museale, finanziato dal comune di Saint-Nicolas, dalla regione Valle d'Aosta e dall'Unione europea, ha permesso l'allestimento della mostra Le temps des pionniers, nella Maison de la Tôr, al centro del villaggio di Lyveroulaz.