Designerfreelance, per cinque anni è responsabile delle relazioni internazionali e coordinatrice didattica di corsi e master presso un ente di formazione nel campo del design.
Nel dicembre 2020 decide di lasciare il Movimento 5 Stelle, insieme a Piernicola Pedicini, Ignazio Corrao e Rosa D’Amato, per divergenze sul MES e sulla PAC, parlando di una decisione figlia di un "malumore" che "va avanti da diversi mesi".[2]
Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene candidata alla Camera dei deputati nella lista Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) come capolista nel collegio plurinominale Lombardia 1-02 e in seconda posizione nei collegi Emilia-Romagna 02 e Lombardia 1-01, risultando eletta deputata, e quindi lascia il seggio in Ue alla seconda non eletta del M5S.
Il 30 novembre 2023 lascia la guida di Europa Verde, dichiarando contestualmente che non rimarrà nel partito[5], pur manifestando la volontà di restare nel gruppo parlamentareAVS da indipendente. In una lunga lettera, Eleonora Evi giustifica la sua scelta lamentando una "deriva autoritaria e autarchica" nel partito da parte dei suoi leader e considerandola frutto di una cultura patriarcale.[6]