Il Giro d'Italia 1954, trentasettesima edizione della "Corsa Rosa", si svolse in ventidue tappe dal 21 maggio al 13 giugno 1954, per un percorso totale di 4 337 km (il più lungo nella storia del Giro). Fu vinto dallo svizzero Carlo Clerici, davanti al connazionale Hugo Koblet (prima 'doppietta' non italiana della storia della corsa, replicata solo nel 2014 dai colombiani Quintana e Urán).
Clerici, che partecipava come gregario di Koblet, vinse il Giro in seguito alla più famosa "fuga bidone" della storia del ciclismo: andò in fuga con Nino Assirelli durante la sesta tappa (la Napoli-L'Aquila) e giunse sul traguardo con 34' di vantaggio sul gruppo, margine che nessuno fu più in grado di recuperare nelle tappe successive, nonostante Clerici non fosse un grande scalatore; a dare una mano a Clerici arrivò anche uno sciopero dei corridori, per motivi economici, andato in scena nella penultima tappa da Bolzano a Sankt Moritz (lo "sciopero del Bernina").[1][2] Fu l'ultimo Giro a cui partecipò Gino Bartali, che concluse la corsa al tredicesimo posto.
In questa edizione fecero la loro comparsa dei nuovi sponsor “extrasportivi”, abbinamenti extra-ciclistici promossi da Fiorenzo Magni con la sua "Nivea-Fuchs". La novità provocò la protesta dei ciclisti francesi, che non parteciparono al Giro.[3] In risposta allo sgarbo dei transalpini la Federazione Ciclistica Italiana decise di non inviare la squadra italiana al successivo Tour.[4][5][6]
Tappe
Squadre e corridori partecipanti
Partecipano alla corsa quindici squadre composte da sette ciclisti ciascuna, per un totale di 105 ciclisti al via. Oltre alle Nazionali di Germania e Paesi Bassi, tre formazioni, Girardengo-Eldorado, Ideor-Clément e Guerra-Ursus, sono anch'esse Nazionali, patrocinate da marchi, e gareggiano in rappresentanza rispettivamente di Belgio, Spagna e Svizzera.[7][8]
Classifiche finali
Classifica generale - Maglia rosa
Classifica scalatori
Note
- ^ Nicola Pucci, Carlo Clerici e la fuga-bidone vincente al Giro d'Italia 1954, su SportHistoria, 3 settembre 2016. URL consultato il 30 maggio 2024.
- ^ Marco Pastonesi, Addio Clerici, eroe di un giorno, in www.gazzetta.it, 29 gennaio 2010. URL consultato il 18 settembre 2010.
- ^ La fuga-bidone e lo sciopero del Bernina, su giannibertoli.it, 5 febbraio 2007. URL consultato il 30 maggio 2024.
- ^ (EN) Bill McGann e Carol McGann, The Story of the Tour de France: 1903–1964, Indianapolis, Dog Ear Publishing, 2006, ISBN 978-1-59858-180-5. URL consultato il 29 maggio 2023.
- ^ (NL) Wim Amels, De geschiedenis van de Tour de France 1903–1984, Valkenswaard, Sport-Express, 1984, ISBN 978-90-70763-05-3.
- ^ (FR) Les Italiens ne participeront pas officiellement au Tour de France (PDF), in Confédéré, 21 maggio 1954. URL consultato il 29 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2019).
- ^ Con questi numeri saranno in gara i centocinque atleti della grande cavalcata (PDF), in L'Unità, 21 maggio 1954. URL consultato il 7 gennaio 2018.
- ^ (FR) Les maillots du Tour d'Italie 1954, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato l'8 gennaio 2019.
- ^ Al terzo posto della classifica scalatori giunsero ex aequo Primo Volpi e Mauro Gianneschi della Arbos, Vincenzo Rossello della Nivea e Angelo Conterno della Fréjus.
Bibliografia
- Pier Bergonzi, Elio Trifari (a cura di), Un secolo di passioni - Giro d'Italia 1909-2009, Il libro ufficiale del centenario, Milano, Rizzoli, 2009.
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