Nel 1942-43, la Royal Sovereign venne inviata negli Stati Uniti d'America per essere sottoposta a lavori di ammodernamenti.
Archangel'sk
L'Unione Sovietica, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e la conseguente uscita dell'Italia dall'asse, nel corso della Conferenza di Mosca, nell'incontro tra i ministri degli esteri delle tre principali potenze alleate, Eden, Hull e Molotov, aveva richiesto una consistente quota di naviglio militare e mercantile italiano in conto riparazione danni di guerra, tra cui una corazzata.
Tale richiesta era stata ribadita nell'incontro tra Stalin, Roosevelt e Churchill alla conferenza di Teheran trovando l'appoggio del presidente statunitense; ma essendo in quel momento l'Italia cobelligerante con gli Alleati, non venne ritenuto opportuno la spartizione della flotta italiana, per cui i sovietici ricevettero in cambio, a titolo di prestito, da americani e inglesi alcune unità, in attesa che con la fine del conflitto fosse stata decisa la sorte della flotta italiana.[1] Tra le navi che i sovietici ricevettero a titolo di prestito c'erano alcuni cacciatorpediniere della classe Town, tre battelli classe U, un incrociatore leggeroamericano della classe Omaha e la corazzata che il 30 maggio 1944 venne trasferita in prestito alla Marina sovietica con una cerimonia a Scapa Flow. Tutte queste unità prestarono servizio nella Flotta del Nord e vennero restituite al termine del conflitto, tranne un cacciatorpediniere ed un sommergibile che andarono persi per cause belliche.[2]
Al momento del passaggio all'Unione Sovietica l'armamento era costituito da otto cannoni da 381/42mm in quattro torri binate, otto cannoni da 152/42mm singoli, otto cannoni da 102/45mm per la difesa aerea, mentre la difesa aerea a corto raggio era costituita da 24 cannoni da 40/45mm in quattro impianti quadrupli e quattro impianti binati e 46 mitragliere da 20/70mm in 14 impianti singoli e sedici impianti binati.
Dopo avere imbarcato l'equipaggio sovietico e innalzato la bandiera sovietica, la nave venne ribattezzata Arkhangel'sk (in russo: Архангельск) in onore della città di Arcangelo, nota nel mondo occidentale come destinazione dei Convogli Artici britannici.
Dopo essere stata aggregata il 24 agosto al convoglio JW.59, l'Archangel'sk rimase poi inoperativa nel mare Artico per il resto della guerra per essere poi restituita alla Royal Navy il 4 febbraio 1949, quando in seguito al trattato di pace i sovietici ottennero dall'Italia in conto riparazione danni di guerra la corazzata Giulio Cesare che era stata consegnata ai sovietici dagli italiani il giorno precedente, 3 febbraio, nel porto albanese di Valona.
Ritorno nel Regno Unito
Dopo aver lasciato l'Unione Sovietica, la nave venne venduta ad una ditta di demolizione il 5 aprile 1949 e il 18 maggio 1949 giunse a Inverkeithing, dove venne successivamente smantellata.