L'insurrezione di aprile o insurrezione di Trieste fu una rivolta popolare avvenuta nella città di Trieste alla fine della campagna d'Italia durante la seconda guerra mondiale
Fu organizzata e voluta dal CLN, alla quale presero parte il Corpo Volontari della libertà (CVL) e partigiani iugoslavi per la liberazione della città dalle poche forze tedesche presenti ancora sul territorio, nell'ambito dell'occupazione titina della Venezia Giulia. Non riuscirono ad occupare il porto, preceduti dallo sbarco di soldati neozelandesi. L'amministrazione jugoslava durò 40 giorni, fino al raggiungimento di un accordo tra Tito e le truppe alleate (12 giugno) per l'evacuazione da Trieste degli iugoslavi e il passaggio dei poteri all'amministrazione anglo-americana.
17ª Brigata slovena di liberazione nazionale «Simon Gregorčič»
18ª Brigata slovena di liberazione nazionale d'assalto «Bazoviška»
19ª Brigata slovena di liberazione nazionale d'assalto «Srečko Kosovel»
31ª Divisione NOVJ
7ª Brigata slovena di liberazione nazionale d'assalto «France Prešeren»
16ª Brigata slovena di liberazione nazionale «Janko Premrl-Vojko»
Brigata Tolminska
Note
^Forze armate del regno di jugoslavia comandate da Josip Broz soprannominato "Tito", rappresentante con ampi poteri politici e militari il re di Jugoslavia in esilio in Inghilterra, soluzione questa voluta dagli alleati anglo-americani americani che progettavano lo sbarco in Normandia. Strategia e tattica prevedevano anche la lotta partigiana delle popolazioni dei territori occupate dalla Germania nazista guidata da Hitler.