Lauco sorge a 719 m s.l.m., nella regione alpina della Carnia, adagiato su un altipiano che si estende dal monte Arvènis (1.968 m) allo sperone roccioso che sovrasta il Tagliamento, da cui si domina la valle sottostante col vicino paese di Villa Santina.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 febbraio 1989.[8]
Lo stemma raffigura, su sfondo azzurro, due quadrilateri d'oro, moventi dai fianchi dello scudo e che poggiano su una pianura di verde, accompagnati nel cantone destro del capo da un pino silvestre d'argento.[9] Il gonfalone è un drappo di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
Santuario della Madonna di Trava (772 m s.l.m.), collocato a circa 1 km a nord dell'omonima frazione, risalente al 1660. Si diceva che vi venissero fatti rinascere i bambini morti nei primi giorni di vita per poterli battezzare e assicurar loro in tal modo l'ingresso in Paradiso. Studi sull'argomento si possono visualizzare nel seguente link[collegamento interrotto]: Da Maria Luggau a Trava (Prof. Silvano Cavazza).
Chiesetta di San Michele, quattrocentesca, con piccolo campanile a vela, che sorge poco prima della frazione di Trava.
Forra della Vinadia (Tor di Meni da l'ors) un canyon profondo oltre 200 m, formato dall'erosione millenaria delle acque del torrente Vinadia.
Palazzo Beorchia a Trava, risalente al XVIII secolo, tipico esempio di architettura signorile carnica.
A Lauco, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[11]. La lingua friulana che si parla a Lauco rientra fra le varianti appartenenti al friulano carnico[12].
Narra una leggenda popolare che anni e anni or sono san Pietro fosse di passaggio per le montagne della Carnia per insegnare alle genti i dieci comandamenti. Giunto nei pressi dell'altopiano di Lauco però una delle tavole che contenevano i comandamenti cadde e si scheggiò; ora al settimo comandamento "Non rubare" mancava il "non"...e gli abitanti dell'altopiano prontamente ubbidirono. Da qui il detto diffuso in Carnia "Trave e Davai, Lauc e Vinai, un galantomp no si cjate mai. Il pui galantomp al è stât un prêdi ch'al veve robât nomo siet vacjes" ("A Trava e Avaglio, Lauco e Vinaio non si incontra mai un gentiluomo. Il più gentiluomo fu un prete che aveva rubato solo sette mucche.").
Trava (Trave) è collocata a 695 m s.l.m., sull'altipiano dal quale si domina la sottostante Valle del Tagliamento. Nei pressi vi si trova il santuario della Madonna della Trava.
Vinaio (Vinai), collocata sull'altopiano, a 802 m s.l.m.
Vi sono poi le piccole borgate di Chiassis (di sopra e di sotto), Sot Crez, Isimidi, Chiauians, Porteal, Pridignel, Runchia, Plugna, Fuessa, Uerpa, Vas, Pesmolet, Val di Lauco, Chiamps e Trischiamps.
Amministrazione
Il comune fa parte dell'associazione dei comuni del Parco intercomunale delle Colline Carniche costituita nel 2007 insieme ai comuni di Enemonzo, Raveo e Villa Santina.
Sport
Sono presenti sull'altipiano tre piste per lo sci di fondo a quota 1.000 m s.l.m.; la prima di 3 km di lunghezza, la seconda di 5 km e la terza di 8 km. Sul monte Sadi, in località Val di Lauco, si trova invece una pista di discesa, dotata di una sciovia a funi alte della lunghezza di circa 700 m, che porta a quota 1400 m s.l.m. Esistono inoltre tracciati di interesse paesaggistico per mountain bike e trekking.
Note
^Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi Toponomastica ufficiale, su arlef.it.