L'ex cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine, chiamata Sé Velha de Coimbra.Edifici dell'università di Coimbra.La chiesa dell'antico monastero di Santa Chiara (Mosteiro de Santa Clara-a-Velha), risalente al XIII secolo.Il nuovo monastero di Santa Chiara (Convento de Santa Clara-a-Nova), fondato all'inizio del XIV secolo.Il monastero medievale Santa Maria di Lorvão.
La diocesi di Conimbriga, corrispondente all'odierna Condeixa-a-Velha, fu eretta già in epoca romana, benché non siano noti nomi di vescovi, suffraganea dell'arcidiocesi di Augusta Emerita, sede metropolitana della provincia romana della Lusitania. Quando la città fu conquistata dagli Suebi nel 468, iniziò un periodo di decadenza, che culminò con il trasferimento della sede vescovile nella vicina Aeminium (Emínio). I vescovi continuarono a mantenere il titolo di episcopi Conimbriensis, e questo portò a modificare il nome della città di Aeminium in Conimbriga, che in epoca araba divenne Colimbria, da cui il moderno nome di Coimbra.
I primi vescovi storicamente accertati di questa sede risalgono solo alla seconda metà del VI secolo. Il primo è Lucêncio, che prese parte nel 561 e nel 572 ai concili provinciali di Braga, a cui Coimbra apparteneva come suffraganea durante il periodo svevo. Quando la regione fu conquistata e sottomessa dai Visigoti, la diocesi ritornò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Augusta Emerita (verso il 650). In questo periodo si assiste ad una certa organizzazione della diocesi: è attestato che nella prima metà del VII secolo, la cattedrale sancte Marie colimbrie aveva un primicerio, un arcidiacono ed un arciprete. Ultimo vescovo conosciuto di questa prima fase della storia di Coimbra è Emila, che partecipò al 14º concilio di Toledo nel 693.
Il territorio della diocesi fu conquistato dagli arabi nel 712, che lo mantennero con una piccola interruzione fino al 1064. In questo periodo, la diocesi continuò a mantenere le sue strutture ecclesiastiche e sono noti i nomi di diversi vescovi, il primo dei quali è Nausto menzionato a partire dall'867.
Coimbra fu riconquistata agli Arabi nel 1064, e subito si operò per la riorganizzazione della diocesi. Una controversia tra i metropoliti di Braga e di Compostela fu risolta definitivamente nel 1199 da papa Innocenzo III, che assoggettò la diocesi di Coimbra alla provincia ecclesiastica di Braga. Nel 1086 il vescovo Paterno istituì il capitolo e fondò la scuola della cattedrale per la formazione dei chierici. Con i vescovi Maurice Bourdin e Bernardo († 1147) fu introdotta la liturgia romana in sostituzione della liturgia mozarabica, abolita nel concilio di Burgos del 1080. Fra il 1140 e il 1180 fu ricostruita l'antica cattedrale di Aeminium, che restò cattedrale della diocesi fino al 1772, anno in cui l'antica chiesa dei Gesuiti divenne la nuova cattedrale diocesana. Nel 1240 si celebrò il primo sinodo diocesano conosciuto, indetto dal vescovo Tibúrcio.
Tra la fine del XIII secolo e il XIV secolo, la diocesi visse un momento di grande fervore religioso. Il vescovo Américo Ebrard († 1295) introdusse la festa del Corpus Domini, mentre Raimundo Ebrard I († 1324) introdusse la solennità dell'Immacolata Concezione. Diversi furono i monasteri ed i conventi fondati o rifondati in questo periodo, tra cui quelli di Lorvão e di Vacariça, presso Coimbra, e quello cittadino di Santa Chiara. Nel 1308 fu fondata la famosa università di Coimbra, per il trasferimento della sede universitaria da Lisbona.
Il 25 settembre 1472 il re Alfonso V, per il prezioso contributo dato dal vescovo nella campagna militare in Nordafrica, concesse al vescovo João Galvão e ai suoi successori il titolo di conte di Arganil, titolo che si mantenne fino a Ernesto Sena de Oliveira nel Novecento.
Il 22 maggio 1545 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Leiria (oggi diocesi di Leiria-Fátima).
Verso la metà del XVII secolo la diocesi affrontò una travagliata situazione, perché la Santa Sede non riconosceva il re Giovanni IV e le sue nomine vescovili non furono confermate. La vacanza della sede si protrasse dal 1646 al 1670; un altro periodo di sede vacante si attuò nel Settecento per complessivi 23 anni.
Durante l'episcopato di Miguel da Anunciação (1740-1779) fu fondato il seminario diocesano.
Il 12 aprile 1774 cedette un'altra porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Aveiro.
Con la riorganizzazione territoriale stabilita con la bollaGravissimum Christi di papa Leone XIII il 30 settembre 1881 le diocesi di Leiria e di Aveiro furono soppresse e il loro territorio fu aggregato alla diocesi. Nella stessa occasione la diocesi di Coimbra cedette una porzione del suo territorio a vantaggio della diocesi di Guarda, cosicché contava 308 parrocchie con 539.836 fedeli.[1]
Il 17 gennaio 1918 e il 24 agosto 1938 furono ristabilite rispettivamente le diocesi di Leiria e di Aveiro, ricavandone il territorio dalla diocesi di Coimbra.
Nel 1971, con il concorso delle diocesi di Leiria e di Beja, è stato istituito a Coimbra l'Istituto Superiore di Studi Teologici, affiliato dal 1991 con la facoltà di teologia dell'Università cattolica portoghese.
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
José Manuel de Lemos † (27 settembre 1858 - 26 marzo 1870 deceduto)
Manuel Correia de Bastos Pina † (22 dicembre 1871 - 19 novembre 1913 deceduto)
Manuel Luís Coelho da Silva † (31 ottobre 1914 - 1º marzo 1936 deceduto)
António Antunes † (1º marzo 1936 succeduto - 20 luglio 1948 deceduto)
Ernesto Sena de Oliveira † (29 ottobre 1948 - 12 agosto 1967 ritirato[8])
Francisco Rendeiro, O.P. † (12 agosto 1967 succeduto - 19 maggio 1971 deceduto)
João António da Silva Saraiva † (28 giugno 1972 - 3 aprile 1976 deceduto)
João Alves † (8 settembre 1976 - 24 marzo 2001 ritirato)
Albino Mamede Cleto † (24 marzo 2001 succeduto - 28 aprile 2011 ritirato)
Virgilio do Nascimento Antunes, dal 28 aprile 2011
Statistiche
La diocesi nel 2021 su una popolazione di 544.000 persone contava 495.490 battezzati, corrispondenti al 91,1% del totale.
anno
popolazione
presbiteri
diaconi
religiosi
parrocchie
battezzati
totale
%
numero
secolari
regolari
battezzati per presbitero
uomini
donne
1950
547.428
571.256
95,8
262
252
10
2.089
11
358
254
1970
578.584
582.578
99,3
290
260
30
1.995
51
550
259
1980
525.600
575.000
91,4
264
224
40
1.990
73
398
265
1990
588.000
597.000
98,5
243
203
40
2.419
75
392
266
1999
537.000
546.000
98,4
219
178
41
2.452
69
365
266
2000
537.000
546.000
98,4
212
172
40
2.533
64
360
266
2001
537.000
546.000
98,4
209
169
40
2.569
6
58
332
267
2002
508.000
565.000
89,9
204
167
37
2.490
8
56
337
267
2003
508.000
565.000
89,9
197
159
38
2.578
8
60
327
264
2004
508.000
565.000
89,9
194
157
37
2.618
8
61
302
268
2006
505.000
562.000
89,9
195
163
32
2.589
8
54
305
268
2013
500.000
548.500
91,2
166
134
32
3.012
13
49
284
269
2016
500.000
548.000
91,2
160
125
35
3.125
13
43
268
269
2019
494.950
543.500
91,1
131
115
16
3.778
30
27
262
270
2021
495.490
544.000
91,1
145
118
27
3.417
30
30
254
270
Note
^(LA) Bolla Gravissimum Christi in Leonis XIII Pontificis Maximi Acta, vol. II, Romae, 1882, pp. 343-357.
^Nel periodo dall'inizio del VII secolo fino all'867, Coimbra potrebbe aver avuto dei vescovi, ma i loro nomi ci sono ignoti. La tradizione riporta i nomi di due vescovi, Servando e Teodemiro, frutto però di documenti apocrifi. Pierre David, op. cit., col. 209.
^Vescovo presente al concilio di Burgos del 1080, ma al quale fu impedito di prendere possesso della sua diocesi. Pierre David, op, cit., col. 210.
^Il vescovo Martinho è ignoto a Pierre David, secondo il quale alla morte di Paterno succedette direttamente Crescónio, eletto già nel 1088, ma consacrato solo nel 1092.
^A causa delle tensioni fra Santa Sede e governo portoghese, i successivi vescovi nominati dal re non furono mai confermati dal papa e la sede di Coimbra rimase vacante per 24 anni.
^Il 3 aprile 1843 fu nominato patriarca di Lisbona.