La 450S è una autovettura da competizione costruita dalla Maserati dal 1956 al 1958. All'epoca fu la vettura sportiva più potente della sua categoria[1] e durante le competizioni a cui prese parte non ebbe mai guasti al motore[1]. Durante la stagione automobilistica del 1957 le gare a cui partecipò le vinse oppure si ritirò[1]. Fu usata nel campionato mondiale sportprototipi organizzato dalla FIA. Aveva due porte ed era cabriolet. Era a trazione posteriore.
La sua progettazione iniziò nel 1954 (da cui la designazione interna alla Maserati “Tipo 54”), e fu seguita da Vittorio Bellentani e Guido Taddeucci. Il loro obbiettivo fu quello di usare un motore più grande di quelli usati all'epoca dalla Maserati.
Il primo esemplare era in realtà una Maserati 350S (telaio 3501) allungata nel telaio, equipaggiata col nuovo motore V8 e dotata di una carrozzeria di nuovo disegno. Fece il suo debutto alle prove del Gran Premio di Svezia del 1956 ma non venne usata in gara poiché il telaio fu ritenuto inadeguato alla potenza della vettura. Si decise quindi di accantonare il prototipo e iniziare la costruzione di nuovi telai specifici per la 450S.[2]
L'esemplare numero 4501 partecipò alla 1000 km dell’Argentina del 1957 con alla guida Stirling Moss e Juan Manuel Fangio, ma un guasto alla frizione impedì una buona gara, dopo una promettente partenza. Questo telaio andò distrutto a causa di un incidente durante le prove della Mille Miglia dello stesso anno.
Tra il 1956 e il 1962 la 450S ebbe 119 apparizioni nelle gare, con 31 vittorie.
Coupé Zagato
Nel 1957 fu costruita una particolare versione coupé, disegnata da Frank Costin e realizzata da Zagato, con l'obiettivo di partecipare alla 24 Ore di Le Mans. Il telaio nacque col numero 4506, ma per motivi burocratici fu cambiato col 4501 precedentemente appartenuto a un esemplare di 450S andato distrutto.[2] A sua volta il numero 4506 fu assegnato a un altro telaio. La vettura fu quindi affidata a Stirling Moss e Harry Schell, ma durante la gara presentò diversi problemi fino al ritiro a causa della rottura della trasmissione.
Dopo questa esperienza, l'esemplare fu ritirato dalle competizioni. Nel 1958 un collezionista americano, Byron Staver, si interessò alla vettura e l'acquistò con l'intenzione di trasformarla per l'uso stradale. La 450S fu quindi affidata a Medardo Fantuzzi che ne allungò il passo e ricostruì una nuova carrozzeria, differente dall'originale di Zagato; il numero di telaio fu nuovamente cambiato assumendo il 4512. Negli anni successivi cambiò diversi proprietari e fu restaurata da Faralli & Mazzanti.[2][3]