Il nome è la traduzione francese di Maestrale, vento freddo della Francia meridionale: fu suggerito dall'importatore francese della casa del Tridente (prima di una lunga serie di Maserati con nomi di venti). La Mistral (siglata internamente Tipo 109 e presentata originariamente col nome di 3500 GT 2 posti) rimpiazzava la 3500 GT e come la sua antenata era disponibile in versione coupé e spider (prodotte rispettivamente (prodotte rispettivamente in 844[1] e 124[2] esemplari) disegnate però da Pietro Frua.
La Mistral venne lanciata con il 3,5 litri già montato sulle 3500 GT da 235 CV (furono prodotte 3 coupé e 27 spider); subito dopo vennero resi disponibili un 3,7 litri da 245 CV (387 coupé e 46 spider) e un 4 litri da 255 CV (454 coupé e 51 spider). Il cambio era uno ZF a 5 marce.
Presentata al Salone dell'automobile di Torino del 1963, la Mistral, nella sua carrozzeria disegnata da Frua, è considerata una delle più belle Maserati di sempre. La Mistral ha alcuni elementi che hanno poi ispirato gran turismo successive: lo stesso Frua ad esempio riprese il frontale e altri stilemi della Maserati sulla AC Frua, vettura GT basata sulla AC Cobra.