Il Palatinato (in viola) all'interno del Land della Renania-Palatinato.
Il Palatinato (Pfalz in tedesco, Palz in tedesco palatino), conosciuto anche come Palatinato renano (in tedesco Rheinpfalz) è una regione storica, geografica e linguistica della Germania sud-occidentale. Occupa circa un quarto dello stato federato della Renania-Palatinato.
Un terzo della regione è occupato dalla foresta del Palatinato (Pfälzerwald), terreni collinari che ospitano la più grande foresta della Germania (distribuita su una superficie di 1 771 km²) conosciuta come Parco naturale della foresta del Palatinato (Naturpark Pfälzerwald), compreso nella riserva della biosfera Vosgi del Nord/Pfälzerwald che si sviluppa fino in territorio francese[1].
La parte occidentale e settentrionale dell'area è caratterizzata da montagne e foreste, culminanti nel Donnersberg (687 m) localizzato nelle alture del Palatinato del Nord, nei pressi di Kirchheimbolanden. L'attività umana si concentra nella parte sud-orientale della Fossa Renana, fino al fiume Reno, dove sorgono le città di Ludwigshafen, Spira, Landau, Frankenthal e Neustadt. Questa zona è dove si sviluppa la regione vinicola del Palatinato, una delle principali zone di produzione lungo la Deutsche Weinstraße (strada del vino tedesca). A causa della somiglianza del paesaggio e della prevalente viticoltura, molti italiani confrontano questa zona con la Toscana.
I corsi d'acqua principali appartengono tutti al bacino idrografico del Reno superiore; tra questi la Lauter, il Queich, il Glan, il Speyerbach e lo Schwarzbach.
Suddivisione
Storicamente il Palatinato è stato diviso in quattro suddivisioni non-amministrative.
Come la maggior parte dell'Europa centro-occidentale, il Palatinato è caratterizzato da clima oceanico influenzato dall'oceano Atlantico, con una temperatura media annua di circa 10 °C. Correnti umide da ovest e sud-ovest danno origine in genere a precipitazioni sui Mittelgebirge, per riscaldarsi nello scorrere verso la valle del Reno. Il micro-clima risultante è relativamente mite e permette la coltura di alberi da frutto come il mandorlo e il fico, ma anche il pino domestico, il cipresso mediterraneo, palme, addirittura alcune specie di banani, oltre alla già citata vite. Nella regione è parecchio diffuso il castagno europeo, presente in estesi boschi.
Il dolce paesaggio collinare associato al clima mite hanno coniato la denominazione di "Toscana tedesca" nella promozione turistica della regione[2][3].
Nel medioevo uno Pfalz (dal latinoPalatium) indicava una sede amministrativa temporanea dove un sovrano in genere risiedeva nel corso degli spostamenti all'interno dei propri possedimenti. Colui che gestiva tale Pfalz era detto Pfalzgraf ("conte palatino", dal latino comes palatinus). In seguito il nome fu associato al territorio gestito dal conte palatino del Reno con l'accrescersi del suo potere tra gli altri Stati del Sacro Romano Impero. L'uso del toponimoPalatinato fu abbandonato nei primi anni del XIX secolo, quando il territorio fu denominato Rheinkreis ("circondario del Reno"), come da costume dell'epoca di designare le regioni in funzione del fiume principale che scorreva nell'area.
Nel 1835Ludovico I di Baviera reintrodusse il nome Palatinato ("Pfalz") in sostituzione di Rheinkreis, in quanto ammiratore della cultura classica e promotore della toponomastica con allusioni storiche. Va notato che il "nuovo" Palatinato non corrispondeva all'elettorato del Palatinato, il cui territorio si estendeva su entrambe le sponde del Reno; comprendeva anzi altre aree che non ne furono mai parte (come Kirchheimbolanden o la città libera di Spira). Per evitare tale confusione il "nuovo" Palatinato veniva anche citato come Palatinato Renano (Rheinpfalz) o Baviera Renana (Rheinbayern), sebbene tali nomenclature non furono mai ufficiali.
Dopo l'epopea napoleonica, al congresso di Vienna venne definito il nuovo assetto della regione. Così nel 1816 la regione del Palatinato fu ceduta al regno di Baviera, sebbene ne fosse geograficamente distaccata, divenendone uno degli otto distretti per i successivi 130 anni, il Rheinkreis o circondario del Reno. Il Palatinato (come fu rinominato nel 1835) godette di una particolare autonomia, eredità del Codice Napoleonico e del sistema amministrativo ispirato alle idee della rivoluzione, introdotti dai francesi e preservato anche dopo il 1816. La monarchia bavarese profuse sforzi solo simbolici per dimostrare l'unità del regno: ad EdenkobenLudovico I di Baviera eresse la propria residenza estiva e il Duomo di Spira fu restaurato sotto la supervisione diretta dello stesso monarca; la città di Ludwigshafen am Rhein, inoltre, fu fondata e prese il nome dal sovrano bavarese. Tuttavia la regione fu sempre orgogliosa dell'impronta progressista che la distingueva dalle altre aree del regno e i propri rappresentanti presso il comune parlamento bavarese tentarono più volte di esportarne e diffonderne i principi. Lo storico Heiner Haan descriveva le due regioni come "Hauptstaat" (lo Stato principale, cioè la Baviera) e "Nebenstaat" (lo Stato di fianco, cioè il Palatinato)[4].
Durante i moti del 1848 un movimento separatista tentò di instaurare una "Repubblica del Palatinato", ma fu prontamente repressa dopo un sanguinoso intervento delle truppe prussiane. Nel 1871 fu formato l'Impero tedesco come ultimo atto del processo di unificazione della Germania; l'unione tra il Palatinato e la Baviera tuttavia persistette sotto forma di Stato Federale all'interno dell'impero e continuò anche dopo la deposizione della famiglia reale Wittelsbach nel 1918, all'epoca della costituzione della Repubblica di Weimar. Dopo la prima guerra mondiale infatti l'impero tedesco dovette accettare le dure condizioni imposte dal trattato di Versailles: l'impero (e il regno di Baviera) fu dissolto, mentre il Palatinato, assieme alla Renania, fu occupato dalle truppe francesi[5]. Inoltre i distretti di Sankt Ingbert e Homburg (attualmente nel circondario del Saarpfalz) furono separati dal Palatinato Renano e divennero parte del Saarland, uno stato federato appositamente creato e amministrato dalla Società delle Nazioni. Nel 1923 i francesi incoraggiarono ed appoggiarono un movimento separatista intento alla proclamazione di una Repubblica Renana nelle regioni del Palatinato e della Renania, sebbene avversati dalla maggior parte della popolazione[6]. Il governo bavarese reagì prontamente sventando il tentativo separatista e favorendo l'assassinio del membro principale della fazione, Franz Josef Heinz, ucciso da un commando guidato da Edgar Julius Jung nel gennaio del 1924. Nel febbraio dello stesso anno diversi separatisti furono uccisi nei pressi di Pirmasens. Nello stesso periodo, infine, un trattato stipulato tra la Baviera e l'Alta commissione inter-alleata della Renania (il consiglio supremo delle forze di occupazione alleate) sancì il riconoscimento del Palatinato come parte della Baviera.
L'unione con la Baviera fu dissolta solo con la riorganizzazione degli stati federali tedeschi dopo la seconda guerra mondiale, durante l'occupazione alleata della Germania. La Baviera si trovò nella zona di occupazione statunitense, mentre il Palatinato fu controllato dalle forze francesi. I francesi riorganizzarono gli stati federali all'interno della propria zona di occupazione e nel 1947 il Palatinato fu unito alla regione dell'Assia Renana (Rheinhessen), un tempo Stato popolare d'Assia, e alla provincia del Reno prussiana per formare l'attuale Land della Renania-Palatinato. Inizialmente il Palatinato costituì un distretto governativo (Regierungsbezirk) separato, lo Pfalz; nel 1968 questo fu unito con il vicino distretto di Rheinhessen per formare il distretto governativo dell'Assia Renana-Palatinato, finché tutti i distretti governativi della Renania-Palatinato furono aboliti il 1º gennaio 2000.
Economia
Viticoltura ed enoturismo
Il Palatinato è rinomato come una delle principali aree vinicole della Germania (secondo solo all'Assia Renana) e contribuisce sensibilmente all'economia della regione.
La Deutsche Weinstraße (strada del vino tedesca) è il più antico percorso enoturistico al mondo, essendo stato creato nel lontano 1935[7].
Essa è lunga 85 km e percorre infatti il Palatinato da Schweigen-Rechtenbach, nei pressi del confine con l'Alsazia, fino a Bockenheim an der Weinstraße, non lontano dal Baden-Württemberg. Le vendemmie sono generalmente tardive e questa caratteristica permette di ottenere vini fruttati abbastanza alcolici e morbidi. I vini più rinomati sono i bianchi prodotti a Bad Dürkheim, Wachenheim, Forst e Deidesheim. I vigneti, che furono introdotti dai romani nel I secolo d.C., si estendono lungo una vallata di 80 chilometri di lunghezza per una decina di larghezza disposta parallelamente ai rilievi delle colline Haardt sul loro versante orientale, garantendo protezione dai venti freddi che nell'area spirano prevalentemente da occidente. Il microclima della regione permette inoltre ai vigneti di beneficiare mediamente di circa 1800 ore di sole all'anno[8].
A Bad Dürkheim ha luogo la Dürkheimer Wurstmarkt (letteralmente "mercato delle salsicce"), la più grande manifestazione enogastronomica al mondo, che con cadenza annuale attira oltre 600 000 visitatori all'anno[10]. A Neustadt an der Weinstraße invece si tiene la tradizionale Deutsches Weinlesefest ("festa tedesca della vendemmia") durante la quale viene eletta la "reginetta tedesca del vino" (Deutsche Weinkönigin) che rappresenta l'industria vinicola tedesca negli eventi internazionali[11]. Secondo l'ufficio del turismo del Palatinato con sede a Neustadt, nel 2006 le entrate legate al turismo nella regione ammontavano a 283 milioni di €, di cui 100 milioni nella sola città di Bad Durkheim in occasione della Dürkheimer Wurstmarkt.
Altre attività economiche
A Ludwigshafen am Rhein ha sede la multinazionale della chimicaBASF che con più di 30 000 dipendenti è il principale datore di lavoro della regione. Il Palatinato occidentale è caratterizzato da una minor attività economica rispetto al resto della regione; questa è concentrata prevalentemente nell'area di Kaiserslautern e ruota attorno alla fabbrica automobilistica Opel e all'attività derivante dalla presenza militare statunitense che opera la base aerea di Ramstein e il Landstuhl Regional Medical Center. Le zone di Pirmasens e Hauenstein sono rinomate per una lunga tradizione nell'industria calzaturiera, sebbene negli ultimi anni stiano attraversando un periodo di crisi. Il Palatinato del nord era invece associato all'industria estrattiva; questa subì una forte crisi per via dell'esaurimento delle risorse locali e l'area è interessata da un discreto grado di spopolamento.
Cucina
La pietanza più conosciuta della regione è probabilmente il saumagen ("pancia della scrofa" in italiano): un insaccato di interiora di maiale, patate e carote, farcito nello stomaco dell'animale stesso, simile all'haggisscozzese, con la differenza che quest'ultimo è preparato con lo stomaco della pecora e viene bollito anziché fritto.
Altro piatti tipici sono il bratwurst, il leberwurst del Palatinato, il grieweworscht ("salsiccia con cubetti di pancetta", una salsiccia farcita con un budino di sangue), il lewwerknepp o lewwerknedel (conosciuto anche in altre aree con il nome di leberknödel, una sorta di polpettone preparato con fegato di maiale amalgamato con uova, pane e spezie varie) e il fleeschknepp (o fleischknödel, gnocchi di carne). In genere i piatti vengono accompagnati da crauti e a volte purea di patate, soprattutto nella stagione invernale. Sono tipici anche i dampfnudel, serviti con salse o contorni dolci (salse a base di vino o vaniglia) o salati (zuppa di patate o vegetale, gulasch).
^ Alfred F. Buffington e Preston A. Barba, A Pennsylvania German Grammar, Allentown, PA, USA, Schlecter's, 1965 [1954], pp. 137-145.
Bibliografia
(DE) Kurt Baumann, Von Geschichte und Menschen der Pfalz, Spira, Veröffentlichungen der Pfälzischen Gesellschaft zur Förderung der Wissenschaften, 1984.
(DE) Heiner Haan, Hauptstaat, Nebenstaat: Briefe und Akten zum Anschluss der Pfalz an Bayern 1815/17, Coblenza, Selbstverlag der Landesarchivverwaltung Rheinland-Pfalz, 1977.
(DE) Michael Geiger, Günter Preuß e Karl-Heinz Rothenberger, Pfälzische Landeskunde. Beiträge zu Geographie, Biologie, Volkskunde und Geschichte, Landau in der Pfalz, Historisches Seminar der Universität Landau, 1981.