Dopo il lancio di Cosmopolitica, una tre giorni a febbraio 2016 al Palazzo dei Congressi a Roma, tentativo di lancio di una costituente della sinistra[14], alle elezioni amministrative nella primavera Sinistra Italiana si è presentata in cartelli elettorali assai differenti di città in città e a Roma ha sostenuto Stefano Fassina nella lista Sinistra per Roma assieme alla lista civica Civica per Fassina Sindaco, ottenendo circa il 4% come lista e il 4,5% come candidato a sindaco, non riuscendo quindi a eleggere alcun consigliere comunale pur permettendo a Fassina di sedere in consiglio comunale[15].
A Napoli Sinistra Italiana – più specificamente SEL insieme al PRC, al PCI, a L'Altra Europa con Tsipras, a Possibile e ad altri gruppi di sinistra, ricevendo anche l'appoggio dei CARC e di Sinistra Anticapitalista – ha dato vita a una lista elettorale comune dal nome Napoli in Comune a Sinistra in sostegno del sindaco uscente Luigi de Magistris che ha ottenuto il 42,82% dei consensi al primo turno e ha sconfitto al ballottaggio il candidato di Forza Italia (Gianni Lettieri) con il 66,85% dei voti[15].
A Bologna la coalizione a sostegno di Federico Martelloni, di cui fa parte Sinistra Italiana, ha ottenuto il 7,12% ed eletto due consiglieri comunali al di fuori della coalizione di centro-sinistra del riconfermato sindaco Virginio Merola[15]. A Torino la candidatura a sindaco di Giorgio Airaudo si è fermata al primo turno con il 3,70%[15].
A Cagliari e a Milano la coalizione di centro-sinistra non si è divisa, vincendo in entrambi i casi le elezioni: a Cagliari la lista di Sinistra Ecologia Libertà ha raggiunto il 7,84% ed eletto quattro consiglieri comunali, mentre a Milano la lista Sinistra per Milano sostenuta da Sinistra Ecologia Libertà ha eletto due consiglieri comunali sfiorando il 4%[15].
Tra gli altri comuni è rilevante il risultato ottenuto a Sesto Fiorentino, dove Lorenzo Falchi di Sinistra Italiana ha sconfitto al ballottaggio il candidato del Partito Democratico (Lorenzo Zambini) superando il 65% dei consensi e la lista Sinistra Italiana – Sesto Fiorentino è stata la seconda lista più votata ottenendo il 17,54%[15].
Sinistra Italiana si è schierata in aperto contrasto con il governo Renzi a favore del sì al referendum sulle trivellazioni in mare del 2016 che avrebbe abrogato la parte della legge di stabilità che permette il rinnovamento fino all'esaurimento dei giacimenti di idrocarburi delle concessioni di estrazione entro le dodici miglia dalla costa italiana, tuttavia il referendum non ha raggiunto il quorum, arrivando al 31,19% dei votanti[16][17].
Sinistra Italiana si è costituita in partito politico nel corso del congresso fondativo svoltosi a Rimini dal 17 al 19 febbraio 2017, che si è concluso con l'elezione di Nicola Fratoianni a segretario e a cui hanno partecipato come ospiti anche Giuseppe Civati, Luigi de Magistris, Maurizio Acerbo, rappresentanti di SYRIZA, Podemos e altri partiti della Sinistra Europea[20]. Durante la riunione si è inoltre registrato l'abbandono di una componente guidata da Arturo Scotto (capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera), critico con l'impostazione politica della nuova formazione che escludeva a priori eventuali alleanze future con un Partito Democratico a guida Renzi, nel tentativo di dare vita a un nuovo centro-sinistra che aderisce a Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista[21][22]. Dell'ex segreteria nazionale di SEL anche Maria Pia Pizzolante, Marco Furfaro, Massimiliano Smeriglio (vicepresidente della regione Lazio) e Simone Oggionni sono sostenitori di queste posizioni insieme a diciassette parlamentari, tra i quali Alfredo D'Attorre, già coordinatore del gruppo operativo nazionale di Sinistra Italiana[22].
Il 9 marzo 2017 Sinistra Italiana e Possibile hanno annunciato l'unione dei rispettivi gruppi alla Camera dei deputati[23].
Il 30 maggio 2017 il senatore Francesco Campanella lascia Sinistra Italiana per aderire ad Articolo 1-MDP[24].
Regionali siciliane, prove generali di Liberi e Uguali
Alle elezioni regionali siciliane del 5 novembre 2017 il partito sostiene la candidatura a Presidente di Claudio Fava (deputato di MDP, peraltro già esponente di Sinistra Italiana)[26] nell'ambito di una coalizione di sinistra - anticipatrice dell'esperienza di Liberi e Uguali, tenuta a battesimo nazionale un mese dopo - assieme ad Articolo 1-MDP, Rifondazione Comunista, Possibile e Verdi[27]. Sinistra Italiana, insieme agli altri partiti schierati a sostegno di Fava, si federa nella lista unitaria Cento Passi per la Sicilia, per ovviare allo sbarramento del 5% previsto dalla legge elettorale siciliana[28].
Elezioni politiche e regionali del 2018/2019, abbandono progetto LeU
Nonostante lo scarso risultato della lista, che supera di poco la soglia di sbarramento, SI elegge all'interno di essa tre deputati e una senatrice. Si decide quindi di non liquidare il progetto, auspicando tempi brevi per l'inizio della fase costituente di LeU come partito, annunciata da Pietro Grasso e sostenuta da MDP. Possibile invece abbandona la lista in seguito al suo secondo congresso.
Lo stesso giorno delle politiche si svolgono anche le regionali nel Lazio dove LeU, per volontà di MDP, trovando una forte opposizione da parte di SI e Possibile, appoggia il candidato del centro-sinistra Nicola Zingaretti eleggendo un consigliere con il 3,48% e risultando decisivo per la riconferma del presidente.
Alle regionali in Lombardia, invece, il candidato presidente sostenuto da LeU è stato Onorio Rosati che, con il 2%, non supera lo sbarramento.
Nell'autunno dello stesso anno, prendendo atto della fase di stallo del percorso che avrebbe dovuto portare alla costituzione del partito, nonostante l'invito da parte di MDP di superare le divergenze in sede di congresso, l'assemblea nazionale di SI decide per l'abbandono di LeU. Auspica inoltre la creazione di una nuova lista unitaria della sinistra radicale in vista delle elezioni europee dell'anno successivo criticando l'eccessivo interesse di MDP verso la fase congressuale del PD[31].
Nel gennaio 2019 SI si avvicina al progetto dei cosiddetti 'autoconvocati' di Liberi e Uguali che puntano alla fondazione di un partito di sinistra che riprenda le orme della lista elettorale, ormai abbandonata dalla maggior parte degli aderenti.
Accade lo stesso alle regionali in Sardegna del 24 febbraio, in appoggio al candidato del centro-sinistra Massimo Zedda, già sindaco di Cagliari, mentre Rifondazione Comunista e PCI sostengono il giornalista Vindice Lecis che raccoglie solo 4.528 voti pari allo 0,59%.
Elezioni europee del 2019
In seguito a mesi di complicate trattative tra le varie anime della sinistra[32], l'8 aprile 2019, in vista delle elezioni europee del 26 maggio, viene presentato al teatro Quirino di Roma il simbolo de La Sinistra, lista elettorale nella quale, oltre ad esserne il principale animatore, convergono anche Rifondazione Comunista di Maurizio Acerbo (portando in dote la sua affiliazione alla Sinistra Europea, necessario per presentarsi alle elezioni evitando la raccolta delle firme), èViva, Partito del Sud, L'Altra Europa con Tsipras e Convergenza Socialista, ma non le altre due componenti con cui SI si era presentata alle politiche dell'anno precedente nel progetto di LeU, ovvero Articolo Uno, i cui candidati vengono inseriti nella lista del PD di Nicola Zingaretti, e Possibile, che si presenta con Europa Verde[33][34].
Dopo l'esito deludente alle elezioni europee della lista La Sinistra (1,7% dei voti), Fratoianni si dimette da Segretario nazionale al termine della direzione nazionale di Sinistra Italiana a Roma il 1º giugno, che saranno accettate, dove viene indicato come reggente il presidente di SI, Claudio Grassi, fino a nuovo congresso da tenere dopo l'estate[35][36].
Appoggio al governo Conte II e sviluppi successivi
Alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio 2020 Sinistra Italiana sostiene, insieme ad Articolo 1, la lista "Emilia-Romagna Coraggiosa" che raggiunge il 3,7%, eleggendo due consiglieri regionali (uno dei quali espresso da SI)[38].
Nel frattempo era convocato per il 20-22 marzo 2020 il congresso del partito[40], poi sospeso a causa della pandemia di COVID-19 del 2020 in Italia[41]. Il congresso nazionale viene poi convocato per il 30-31 gennaio del 2021[42].
2021: II Congresso e opposizione al governo Draghi
Il secondo congresso di Sinistra Italiana si svolge totalmente online, per la prima volta per un partito politico italiano, a causa della pandemia di COVID-19 nei giorni 30 e 31 gennaio 2021. Il 2 febbraio Nicola Fratoianni viene rieletto segretario nazionale del partito dalla neoeletta assemblea nazionale. Durante i lavori del congresso viene avanzata la proposta della costituzione di una giovanile di partito, l'Unione dei Giovani di Sinistra (UGS). Si esprimerà ufficialmente l'assemblea nazionale del partito.
Il 14 febbraio l'assemblea nazionale del partito approva il dispositivo conclusivo del segretario nazionale, Nicola Fratoianni, con il quale si propone ai propri parlamentari di votare contro la fiducia al nascente governo Draghi, collocando il partito all'opposizione in Parlamento; allo stesso tempo, Sinistra Italiana ribadisce "il proprio impegno nel continuare a costruire l'alleanza con PD e Movimento 5 Stelle e con le forze della sinistra, dell'ambientalismo e del civismo, per le prossime elezioni politiche e a partire dalle prossime elezioni amministrative". Nella stessa giornata, però, Loredana De Petris ed Erasmo Palazzotto, unici parlamentari di Sinistra Italiana al di fuori di Fratoianni, annunciano il loro voto di fiducia al governo Draghi in dissenso rispetto alla decisione del loro partito[45]. Il 17 febbraio Palazzotto annuncia l'uscita dal partito[46].
In seguito alla decisione di collocarsi all'opposizione del governo, tre senatrici ex M5S entrano in Sinistra Italiana: si tratta di Elena Fattori, Paola Nugnes e Virginia La Mura[47].
Il 14 dicembre, tramite un articolo di Paolo Cento pubblicato su il manifesto, alcuni iscritti e dirigenti del partito annunciano la loro uscita dal partito. Tra di loro figura la senatrice Loredana De Petris, che alcuni giorni dopo conferma la scelta attraverso un'intervista allo stesso giornale[48][49].
Le elezioni politiche del 2022 con l'Alleanza Verdi e Sinistra
L'8 gennaio 2022 la direzione nazionale del partito si esprime a favore della nascita di un "Patto di consultazione" con Europa Verde[50]. Il patto viene presentato dai leader delle due organizzazioni alcuni giorni dopo[51].
Durante le elezioni del presidente della Repubblica, il partito candida Luigi Manconi, insieme ai parlamentari di Europa Verde, perché personalità capace di interpretare la Costituzione a favore degli ultimi e in senso ecologista. Dopo la rielezione di Sergio Mattarella, votato all'ottava chiama anche da Sinistra Italiana, per chiare motivazioni di carattere istituzionale, il segretario Nicola Fratoianni chiede di tornare al voto perché la politica si è dimostrata incapace di rispondere alle necessità del Paese[52][53][54].
Durante la crisi Ucraina del 2022, il partito persegue posizioni pacifiste, di apertura alla diplomazia e al disarmo internazionale. Alla Camera dei deputati, Nicola Fratoianni vota contro la proposta del Governo Italiano di inviare armi all'esercito Ucraino, oltre che aiuti umanitari per i civili (poco prima in Aula era stato bocciato un suo emendamento che avrebbe permesso di votare la proposta punto per punto)[55][56][57].
Ad aprile 2022 David Tozzo, membro della segreteria nazionale di Articolo Uno, presenta una mozione congressuale in contrasto con la linea politica di convergenza verso il Partito Democratico[60]. Il successivo 18 maggio con la sua minoranza lascia il partito aderendo a Sinistra Italiana[61].
Alle elezioni regionali in Lombardia del 12-13 febbraio la lista di AVS sostiene Pierfrancesco Majorino e raccoglie il 3,23% eleggendo un consigliere regionale in quota Sinistra Italiana, Onorio Rosati. Nel Lazio invece l'alleanza si spacca, con Europa Verde e Possibile a sostegno del candidato del centro-sinistra Alessio D’Amato, mentre Sinistra Italiana forma una lista a sostegno di Donatella Bianchi, candidata del M5S, eleggendo una consigliera indipendente - benché espressa da SI - con l’1,2%.
2023-2024: III Congresso "La vita che verrà" e la crescita di AVS
Il terzo congresso del partito si svolge a Perugia dal 24 al 26 novembre con lo slogan "La vita che verrà", la mozione di maggioranza risulta essere Diritti al futuro del Segretario uscente Nicola Fratoianni, che raccoglie oltre il 90% dei consensi[63]; organi votati e deputati a disegnare la nuova fase del partito sono le commissioni verifica poteri, la commissione politica, la commissione elettorale e la commissione dello statuto[64]. Nella neoeletta Assemblea nazionale figurano tra gli altri il già Segretario nazionale di DemA e Vicesindaco di Napoli Enrico Panini e l'ex segreteria nazionale di Articolo Uno e candidato Segretario nazionale di Possibile David Tozzo[63]. L'ex Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola è stato eletto per acclamazione presidente del partito[65].
Alle elezioni regionali del 2024, AVS si ripresenta unita in Sardegna e in Abruzzo, in entrambi i casi in alleanze di centro-sinistra. Nell'isola la lista col 4,7% dei voti elegge quattro consiglieri regionali, di cui uno di Sinistra Italiana.[66][67] Alle regionali in Piemonte di giugno AVS con il 6,48% è la seconda forza della coalizione che vede candidata Gianna Pentenero ed elegge tre consiglieri di minoranza, due di SI e uno di Possibile. Anche nelle elezioni regionali in Liguria il partito si ripresenta in AVS, che ottiene il 6,17% eleggendo due consiglieri (uno in quota Europa Verde e uno indipendente). Nelle elezioni regionali del 17 e 18 novembre SI si ripresenta in AVS, che ottiene il 4,28% in Umbria e un consigliere in quota SI, e il 5,30% in Emilia-Romagna, eleggendo tre consiglieri, di cui due di SI.
In occasione delle elezioni europee del 2024 in Italia Sinistra Italiana, pur rimanendo parte di AVS, sigla un'intesa con gli altri partiti membri e interlocutori di Ora il Popolo, movimento europeo guidato da Podemos e La France Insoumise, per un manifesto comune della sinistra[68] che in seguito al conseguimento del 6,78% e di 6 seggi all'Europarlamento da parte di AVS[69] porta SI a diventare membro di Ora il Popolo per l'Italia.[70] Dei 6 eletti di AVS Ilaria Salis e Mimmo Lucano, indipendenti eletti in quota SI, siederanno nel gruppo The Left.[71] Alle amministrative AVS corre unita in diversi comuni e ottiene i migliori risultati a Bergamo e Campobasso (6% e due eletti), a Modena (7% e due eletti), a Firenze (5,4% e tre eletti), a Cagliari (6,7% e tre eletti) e a Sassari (8% e tre eletti).
Secondo il proprio statuto, «Sinistra Italiana è un'associazione che si costituisce per rappresentare il lavoro […] ed è inscindibilmente legata al movimento per la pace e all'antifascismo. Si batte per una società fondata sull'uguaglianza sociale, sul rispetto dell'ambiente. I suoi obiettivi sono l'attuazione piena della Costituzione e uno Stato democratico e sociale di diritto, nella convinzione che la libertà di tutti sia la condizione e non il limite della libertà di ciascuno»[74].
Lavoro e politiche sociali
Il partito sostiene fortemente la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario,[75][76] l'introduzione di un salario minimo (di almeno 10 euro l'ora)[77][78] e l'introduzione di una legge sulla rappresentanza per combattere sfruttamento e promuovere buona occupazione, con l'obiettivo di ricostruire una relazione e una rappresentanza politica del lavoro.[79]
Propone l'istituzione dello psicologo di base gratuito per tutti, servizi di sostegno psicologico nelle scuole, campagne di sensibilizzazione e investimenti strutturali per la tutela della salute mentale, affinché il benessere psicologico sia «un diritto garantito e accessibile a tutti»[85][86].
Propone inoltre l'aumento di stipendio per gli insegnanti, politiche di contrasto al precariato[83], asili nido pubblici gratuiti[87], la diminuzione del numero di studenti per classe[88], libri di testo gratuiti per scolari[89], la gratuità dell'università pubblica (con la graduale abolizione delle tasse studentesche e una rimodulazione della tassa regionale al diritto allo studio)[90][91], il divieto di tirocini non retribuiti[92], politiche per contrastare l'emigrazione dei giovani all'estero[93] e un maggior investimento sulla ricerca[93][94].
Per ridurre le morti sul luogo di lavoro, propone maggiori ispezioni e controlli, formazioni costanti per la sicurezza al lavoro, contratti che garantiscano stabilità, meno ore di lavoro[97].
Per contrastare stereotipi di genere, violenza di genere e omotransfobia, propone campagne informative specifiche, l'introduzione nelle scuole di corsi su educazione sessuale e sentimentale ed educazione al rispetto e alle differenze; finanziamenti per un "reddito di libertà", investimenti su associazioni e centri antiviolenza, al fine di «costruire una società libera dal patriarcato e da retaggi religiosi imposti»[98][99][100].
Il partito propone l'introduzione di un'imposta patrimoniale sui grandi patrimoni ("tassa sui ricchi") per redistribuire la ricchezza affinché «chi ha tanto paghi molto e chi ha poco paghi meno»[73][75]. Questo attraverso l'eliminazione dell'IMU e dell'imposta di bollo sostituendoli con un'imposta unica e progressiva sui grandi patrimoni netti per persona fisica, al fine di ricavare decine di miliardi di euro da utilizzare per sanità, istruzione, asili nido gratuiti, pensioni, trasporto pubblico[103][104][105].
Sostiene inoltre l'introduzione di una legge anti-delocalizzazioni[106], il contrasto ai paradisi fiscali[79], l'abbassamento del limite-soglia per l'utilizzo del denaro contante[107] e la graduale sostituzione dell'utilizzo del contante con l'utilizzo dei metodi di pagamento elettronico (eliminando le commissioni bancarie) al fine di combattere l'evasione fiscale (recuperando centinaia di miliardi di euro) e le mafie[107].
Il partito, oltre ad essere favorevole alla concessione della cittadinanza ai figli minorenni di stranieri regolari nati e cresciuti in Italia, ovvero allo ius soli[125], è favorevole al salvataggio tempestivo in mare dei migranti, alla loro accoglienza e integrazione[126], alla loro regolarizzazione per il riconoscimento degli "invisibili"[127] e all'istituzione di corridoi umanitari[128][129].
Il partito propone il divieto al finanziamento privato nei confronti di partiti e associazioni politiche al fine di evitare che questi diventino «politicamente deboli, ricattabili e permeabili alle richieste del finanziatore ricco di turno»[131][132]. È contro anche al finanziamento dei politici da parte di Stati esteri[133]. Propone inoltre una legge elettorale di tipo proporzionale[79][134] e il diritto per i cittadini 'fuori sede' di votare nel loro domicilio.[135][136]
Sardegna: Salvatore Multinu (2021-2023)[147], Christian Locci (2023-)
Organizzazione giovanile
L'Unione dei Giovani di Sinistra[148] (UGS) è l'organizzazione giovanile di orientamento socialista democratico di Sinistra Italiana.[149] Nata nel luglio 2020 come gruppo autonomo sul piano organizzativo, de facto costituisce l'organizzazione giovanile del partito, raggruppandone gli iscritti aventi dai 13 ai 29 anni di età. A livello organizzativo ha dei coordinatori regionali e un segretario nazionale.[150] A gennaio 2021 risulta avere circa 150 iscritti in tutta Italia. Dal 1° all'8 agosto 2021 UGS ha svolto il suo primo campeggio nazionale, denominato "Left Camp", a Montalto di Castro.[151]
Nelle istituzioni
Camera dei deputati
Nel gruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà – Possibile (fanno parte del medesimo gruppo anche 4 deputati di Possibile[152])
^Ilaria Salis e Mimmo Lucano, pur essendo eletti "in quota Sinistra Italiana", non sono tesserati al partito. Esso pertanto formalmente non avrebbe parlamentari al Parlamento europeo.
^abcongresso Sinistra Italiana (DOCX), su sinistraitaliana.si. URL consultato il 17 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2023).
^Unione dei giovani di Sinistra, su unionedeigiovanidisinistra.it. URL consultato il 30 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2021).