La storia calcistica di Castellammare di Stabia ebbe origine nel 1907, quando nacque lo Stabia Sporting Club società fondata dai fratelli Romano e Pauzano Weiss.[2][3] Dopo alcuni anni di attività in ambito locale, il club si affiliò alla FIGC Campania nel 1914 e iniziò l'attività ufficiale disputando dei campionati di Terza Categoria.[2][3]
Fu ricostituito nel dopoguerra: infatti nel 1919 riprese le attività grazie all'avv. Vincenzo Bonifacio, e nel 1920 attraverso una fusione con lo Sport Club War (club stabiese fondato l'anno prima) ottenne l'accesso al campionato di Promozione 1919-1920.[3]
In seguito, aderì al C.C.I. e partecipò al campionato di Prima Divisione 1921-1922, massimo livello dell'epoca.[3] Nel 1924 retrocesse in Seconda Divisione per problemi economici, ma tornò al primo livello dopo appena un anno. Tuttavia, retrocesse nuovamente nel 1925-1926 e restò in Seconda Divisione fino al 1929.[3] Nel frattempo, economicamente dissestata retrocesse ancora una volta, stavolta in modo volontario nel 1930, cambiando anche denominazione in Football Club Stabiese. Questa società infine fallì nel 1933.
Una formazione dello Stabia giunta capolista nel girone D della Serie C 1950-1951.
Il 17 giugno 1951 lo Stabia raggiunse la Serie B, operazione compiuta vincendo per 2-0 (doppietta di Cereseto) nello spareggio contro il Foggia sul campo neutro di Firenze. Tuttavia concluse la stagione 1951-1952 all'ultimo posto e di conseguenza retrocedette dalla cadetteria, incontrando, però, squadre blasonate come Genoa e Roma (quest'ultima vincitrice del campionato). Infine, a seguito di un'altra retrocessione, nella fine della Serie C 1952-1953, fallì per inadempienze finanziarie, non iscrivendosi dunque alla IV Serie 1953-1954.[2][3]
Dalla SS Juventus Stabia (1953-1996) all'AC Juve Stabia (1996-2001)
A seguito del fallimento dello Stabia, a Castellammare una società minore, la S.S. Juventus Stabia fondata già nel 1935 da Salvatore Russo ed affiliatasi alla federazione nel 1945[3], divenne così la prima squadra cittadina, e per tale occasione cambiò i colori della propria maglia: dalle strisce bianconere passò alle strisce gialloblù. Anche i colori del precedente Stabia erano il blu ed il giallo, e tali colori sono gli stessi del gonfalone comunale.
La Juventus Stabia, nel 1953 militò nella Promozione Campania (quinto livello del calcio italiano). Nel 1971 fu promossa in Serie C, ma retrocesse due anni dopo, ritornando in Serie D. Fino al 1993 oscillò tra Serie D e Serie C2, fino a quando non fu promossa nuovamente nel terzo livello, che nel frattanto era stato rinominato Serie C1.
La formazione stabiese che affrontò la finale dei play-off del 1993-1994.
Nel 1996 modificò la propria ragione sociale in A.C. Juve Stabia, e nel 1999 sfiorò di nuovo la promozione in cadetteria, non raggiunta a causa della sconfitta contro il Savoia. L'anno seguente invece retrocesse, prima di fallire definitivamente nel 2001.
Dal Comprensorio Stabia (2002-2003) alla SS Juve Stabia (2003-oggi)
Nel 2001 la città di Castellammare di Stabia, privata di quella che era stata a lungo la squadra cittadina più rappresentativa, visse un vuoto calcistico della durata di una stagione (anche se in realtà in città era presente la Libertas Stabia, militante nelle categorie inferiori).
Nel 2002 fu affiliato un nuovo titolo sportivo in Terza Categoria che, fondendosi con quello del Comprensorio Nola originò il Comprensorio Stabia. Tale operazione consentì al neocostituito sodalizio di partire dalla Serie D. Nel 2003-2004 divenne Società Sportiva Juve Stabia, e fu promossa in Serie C2, vincendo inoltre la Coppa Italia Serie D. Fino al 2011 oscillò tra terzo e quarto livello nazionale, e in questo periodo partecipò ad un triangolare valido per la vittoria della Supercoppa di Lega Pro Seconda Divisione, che tuttavia non ottenne. Nel 2011 fu promossa in Serie B battendo in finale play off l'Atletico Roma.
Guidati dall'allenatore Piero Braglia, anche grazie alle 21 reti di Marco Sau nel campionato 2011-2012 gli stabiesi ottennero un importante traguardo: il 9º posto in cadetteria, il miglior risultato assoluto dal 1907. La squadra restò nella seconda serie nazionale per tre anni consecutivi: nell'ultima stagione in B, a seguito della sconfitta per 3-0 contro il Trapani, la squadra retrocesse matematicamente dalla serie cadetta[4].
Nella stagione 2014-2015, grazie ai 70 punti ottenuti, la Juve Stabia si classificò quarta e raggiunse i play-off per accedere alla serie cadetta. Fu, però, eliminata al primo turno dopo aver perso ai tiri di rigore per 5-4 contro il Bassano. Nella stagione successiva le vespe conclusero al 10º posto con 42 punti, riuscendo ad evitare i play-out verso le ultime giornate. Nella stagione 2016-2017 si classificarono al quarto posto in Lega Pro (venendo poi eliminati ai play-off dalla Reggiana), così come nel 2017-2018, nella nuova Serie C: dopo aver eliminato la Virtus Francavilla nel secondo turno dei play-off, uscirono di scena agli ottavi, nuovamente contro la Reggiana, dopo due pareggi (0-0 in casa e 1-1 in trasferta), penalizzati dal peggior piazzamento in classifica nella stagione regolare nel proprio girone. La stagione di Serie C 2018-2019 vide la squadra disputare un ottimo campionato: battendo la Vibonese per 2-1 tra le mura amiche la squadra ottenne con due giornate d'anticipo la promozione in Serie B, dopo aver condotto la classifica dall'inizio del torneo.
La stagione successiva nella serie cadetta la squadra campana disputa un buon torneo fino alla sosta forzata per la pandemia, ma alla ripresa del campionato con soli 5 punti conquistati nelle restanti 10 partite precipita fino al penultimo posto e ritorna nella categoria inferiore.
Dopo tre stagioni in terza serie, nell'annata 2023-2024 le Vespe vincono il girone C, conquistando una nuova promozione in Serie B con tre giornate d'anticipo.[5][6]
In data 3 luglio 2024, nella lussuosa e suggestiva location di Marina di Stabia, il presidente Andrea Langella e l'Amministratore Delegato Filippo Polcino tengono una importante conferenza stampa, inaugurando di fatto la stagione 2024-2025. Nel corso dell'incontro con la stampa la società chiarisce i principali punti programmatici dell'imminente stagione calcistica. La permanenza in cadetteria, congiuntamente al mantenimento di un opportuno equilibrio economico-finanziario e alla valorizzazione degli elementi più talentuosi della rosa, costituiscono gli obiettivi essenziali. In quest'ottica, viene affermata l'incedibilità dei calciatori più pregiati, a meno di offerte irrinunciabile e loro espressa volontà. La società, infine, chiarisce l'ottimo rapporto di collaborazione con le istituzioni locali e dichiara l'ottimo stato di avanzamento dei lavori di adeguamento dello stadio Romeo Menti, che, a partire da fine luglio, sarà pronto per ospitare le gare casalinghe delle Vespe anche in cadetteria.
Cronistoria
Cronistoria della Società Sportiva Juve Stabia
1907 - Fondazione dello Stabia Sporting Club.
1907-1915 - La società svolge attività di tipo polisportivo in ambito locale.
1916 - La squadra si affilia al Comitato Regionale Campano della F.I.G.C. che organizza vari tornei locali a livello riserve di Terza Categoria.
1916-1917 - Partecipa al suo primo torneo ufficiale ma viene eliminata nella semifinale del Campionato Campano di Terza Categoria.
1917-1919 - La squadra disputa vari tornei con squadre campane e per l'intensa attività infra-bellica, le viene riconosciuto l'accesso in Promozione.
1920-1921 - La società partecipa al campionato di Promozione Campania. A fine campionato si scinde dalla F.I.G.C. e costituisce insieme ad altre squadre il Direttorio Campano della C.C.I. partecipando di diritto in Prima Divisione.
1925-1926 - 4ª nella Sezione campana della Lega Sud di Prima Divisione. Retrocessa in Seconda Divisione ed entrata nelle competenze del neonato Direttorio Divisioni Inferiori Sud.
1933 - Il Football Club Stabiese rinuncia a tutti i campionati per fallimento e si scioglie. Nel frattempo, viene fondata la società Associazione Calcio Stabia che viene iscritta al campionato di Terza Divisione.
1933-1934 - 2ª nel campionato di Terza Divisione Campania. Ammessa al girone finale arriva 1ª.[7]Promossa in Seconda Divisione.
1934-1935 - 2ª nel girone del Direttorio XIII Zona (Campania) di Seconda Divisione che cambia nome in Prima Divisione.
1935-1936 - 7ª nel girone del Direttorio XIII Zona (Campania) di Prima Divisione.
1936-1937 - 1ª nel girone del Direttorio XIII Zona (Campania) di Prima Divisione. Promossa in Serie C.
1952-1953 - 16ª in Serie C. Retrocessa e finanziariamente fallita.
1º settembre 1953 - L'Associazione Calcio Stabia non riesce a sanare un debito di 28 milioni di lire e fallisce il 23 dicembre. La Società Sportiva Juventus Stabia, già affiliatasi alla Lega Regionale Campana nel 1945 nei campionati di Prima Divisione e al momento dei fatti disputante la Promozione Campania-Molise 1952-1953 nella quale arrivò 10ª nel girone B, ritrovatasi ad essere il principale club cittadino, ereditò la tradizione sportiva della vecchia società stabiese.
1953-1954 - 6ª nel girone B della Promozione Campania-Molise.
1954-1955 - 1ª nel girone B della Promozione Campania-Molise. Promossa in IV Serie.
Fin dalla sua fondazione, sono sempre stati adottati i colori giallo e blu in tonalità scura ed inizialmente la maglia era a strisce verticali poi divenne a tinta unita blu scuro con pantaloncini gialli. Ma soltanto nel 1953, anno in cui la Juve Stabia diviene il principale club calcistico di Castellammare di Stabia, ritorna la maglia a strisce verticali giallo e blu con pantaloncini bianchi oppure sempre in blu scuro. Per quanto riguarda la maglia da trasferta, è sempre stata di colore bianco, così come i pantaloncini.
I primi sponsor ufficiali, stampati sulle maglie della formazione stabiese, si ebbero soltanto ad inizio anni novanta, quando ad essere il presidente della Juve Stabia fu l'indimenticato Roberto Fiore.
Nell'estate del 2012, con opportuni lavori di restyling, gli spalti dello stadio Romeo Menti sono stati dipinti con i colori della società calcistica.
Stabia S.C. 1907-1933
A.C. Stabia 1951-1952
Juve Stabia 2007-2008
Juve Stabia 2011-2012
Juve Stabia 2013-2014
Simboli ufficiali
Stemma
Evoluzione dello stemma
Versione dello stemma usata fino alla stagione 2018-2019 Stemma utilizzato negli anni 2019-2022. Stemma tuttora in uso.
Lo stemma dell'A.C. Stabia, nata nel 1933, era costituito da un ovale con una vespa sulla sinistra e un pallone da calcio sulla destra contornato dalle iniziali della denominazione sociale stabiese: "A.C." (Associazione Calcio Stabia), il tutto su sfondo celeste. Fu lo stemma della società stabiese per vent'anni.
La Juve Stabia assunse uno stemma di forma trapezoidale con al centro una vespa in possesso di uno scettro, in alto a sinistra le iniziali S.S. e in basso il nome Juve Stabia su sfondo giallo e corona esterna di colore blu con la scritta Castellammare di Stabia posta in alto.
Nel 2020, il logo ha subito un lieve restyling: sono state modificate le proporzioni dello stemma e reso leggermente più scuri i colori.
Nel 2021, nel logo viene inserito l’anno “1907” della fondazione del sodalizio gialloblù.
Fu inaugurato nel 1985 con la partita amichevole Juve Stabia - Avellino finita con il risultato di 3-1 per gli stabiesi. L'impianto possiede una capienza complessiva di 13.000 posti a sedere. Gli ultimi lavori di restyling sono stati eseguiti nel 2019, per omologare l'impianto alle norme imposte dalla Lega Serie B e hanno interessato anche l'installazione dei seggiolini in tutti i settori dell'impianto.
Il settore giovanile della Juve Stabia è composto da una formazione Primavera[13] da una formazione Under 17 Nazionale[14] e da una Under 16 e 15 Nazionale[15]- In più tre categorie Under 16, Under 15 e Under 14 regionali e diverse categorie che fanno parte dell'Attività di Base. Questo l'organigramma della stagione 2019/20:
Responsabile settore giovanile Saby Mainolfi
Direttore Primavera Roberto Amodio
Segretario Vincenzo Esposito
Responsabile organizzativo: Lucio Provvisiero
Referente scuole calcio affiliate: Alfonso Todisco
Referente attività di base: Francesco Granatello
Dirigenti: Alfonso Todisco, Vincenzo Buonomo, Mario Zullo, Giovanni Di Nardo, Francesco Granatello, Salvatore Avallone, Lucio Provvisiero, Aldo Caiazza
Di seguito è riportata la lista dei calciatori della Juve Stabia, che durante il loro periodo di militanza nel club, sono stati convocati in nazionale.[19]
In 82 stagioni sportive dall'esordio a livello nazionale nella Seconda Divisione Sud (C), compresi 4 tornei del Direttorio Meridionale (C) e 11 tornei di Serie C2. Sono escluse la stagione 1930-1931, le annate dal 1933 al 1937, dal 1943 al 1945, e dal 1953 al 1955, e le stagioni 1958-1959 e 2001-2002, nelle quali la Juve Stabia ha partecipato ai tornei del Comitato Regionale Campano o fu inattiva per scioglimento.
La Juve Stabia occupa il quindicesimo posto della classifica all-time della Serie C con 1076 punti. La graduatoria prende in considerazione tutti i campionati di Serie C dalla loro fondazione nel 1958 ad opera di Artemio Franchi.[20]
Statistiche di squadra
La Juve Stabia non ha mai disputato un campionato di massima serie, tuttavia ha esordito in Serie B il 9 settembre 1951 con la denominazione di A.C. Stabia. Nel corso della sua storia ha preso il via a 5 campionati di Serie B. Mentre per i campionati professionistici inferiori, le partecipazioni della Juve Stabia si suddividono in 12 campionati di Serie C1/Prima Divisione, 11 di Serie C2/Seconda Divisione, e 21 della vecchia Serie C. Tra i dilettanti le partecipazioni sono 29, e l'esordio risale al 1955, dopo il fallimento dell'AC Stabia.
Per quanto riguarda i giocatori che hanno indossato la fascia di capitano, al momento è difficile elencare una statistica ben precisa. Comunque il capitano attuale è Alberto Gerbo il quale indossa la maglia numero 25.
Tuttavia non vanno dimenticati i vari personaggi che hanno indossato la fascia durante le annate sportive. Gianfranco Lusuardi fu capitano delle vespe per sette stagioni negli anni settanta, che poi passò lui stesso la fascia da capitano ad Angelo Carrano, il quale fu capitano delle vespe negli anni ottanta. Negli anni novanta ci furono i vari Gaetano Musella e lo stesso Roberto Amodio. Il difensore Carmine Di Napoli, è stato capitano all'inizio del nuovo sodalizio di Paolo D'Arco negli anni duemila. Inoltre, non va dimenticato il calciatore belga Donovan Maury, che ha indossato la fascia di capitano nelle ultime battaglie della storia recente delle vespe, negli anni dal 2008 al 2012.
Il massimo cannoniere in campionato nella storia della Juve Stabia è Giovanni Fumarola con 63 gol. Marco Sau detiene il record di segnature in Serie B, forte delle 21 reti messe a segno nella stagione 2011-2012, e precede Francesco Forte, a quota 17, Tomas Danilevičius e Fabio Caserta, questi ultimi entrambi a quota 12.[23] Sau è anche il calciatore che ha messa a segno più gol in un singolo campionato (21) e precede Marcello Prima che nel 1985-1986 grazie a 20 reti fu capocannoniere, unico calciatore stabiese ad essersi fregiato di questo titolo.[24]
In grassetto i calciatori attualmente in rosa
Aggiornato al 10 Aprile 2023
Il primo gruppo con mentalità ultras a nascere nel panorama del tifo stabiese furono gli "Ultras", la cui origine si deve a cavallo fra gli anni sessanta e settanta, seguiti dai "South Boys", dalle "Brigate" e dai "Vecchi Fedayn", che ben presto cambieranno denominazione semplicemente in "Fedayn", e successivamente si scioglieranno, i "Boys", "Teddy Swarm", i "Lunatici", il "Nucleo", e gli "Skonvolts Heads".[25]
Coreografia degli ultras stabiesi nella curva sud del Menti.
All'inizio degli anni ottanta, causa un brutto periodo per la formazione stabiese culminato con la retrocessione nel Campionato Interregionale al termine della stagione 1980-1981, i gruppi organizzati e la maggior parte del tifo cominciarono a seguire le vicende sportive della squadra di pallacanestro femminile, ai tempi partecipante al massimo campionato nazionale.[25] Al termine della stagione il titolo sportivo della Juve Stabia fu ceduto e, nonostante gli stabiesi dovettero disputare un intero campionato giocando a Scafati, i gruppi organizzati tornarono al seguito della squadra.[25]
Nel 1984, in concomitanza con la costruzione dello stadio Romeo Menti, nascono gli "Swarm Supporters", destinati a prendere le redini della curva stabiese.[25] Il gruppo, negli anni del proprio apice, raggiungerà quota duecento militanti con sezioni sparse per l'Italia, tra le quali si ricordano Cassino, Petraro e Varano.[25] Tendenzialmente di sinistra, il gruppo espone allo stadio bandiere sovietiche e raffiguranti l'effigie di Che Guevara, distribuendo anche due fanzine.[25]
Dopo il 1987, con il miglioramento delle vicende sportive della squadra, nascono numerosi altri gruppi, tra i quali si ricordano i "Bronx Faito", il quale nome deriva dal quartiere di provenienza, la "Brigata Ciceron Street", rappresentante il quartiere Cicerone e di chiara ispirazione ai Vecchi Lions del Napoli.[25] Nel 1992 riprendono forma i disciolti Fedayn, con una mentalità apertamente di sinistra.[25]
Nel 1994, dall'unione dei precedenti gruppi dei Lunatici e dei Boys, prendono vita le "Vespe Matte";[25] l'anno successivo invece, nascono i "Ghost", la "Borgata Pozzano", la "Brigata Santa Caterina" e gli "Original Fans", mentre si sciolgono gli "Skonvolts Heads".[25] Tutti i gruppi decidono di identificarsi dietro lo striscione "Ultras stabiae", dovendo far capo anche ad incomprensioni interne fra fazioni.[25]
Nel 1996 nascono gli "Hamas", che successivamente adotteranno il nome “HCJS” (acronimo di "Hamas Castellammare Juve Stabia").[25]
Nel 1997 nascono gli "Hell Side" e i "Tupac Amaru".[25]
Durante la presentazione della società stabiese per la stagione calcistica 2011-2012, i due patron annunciano il ritiro della maglia numero 12 in onore della tifoseria della Curva Sud. Gesto che viene ripetuto l'anno successivo, stagione calcistica 2012-2013, nonostante la lega di Serie B abbia modificato le regole riguardanti le numerazioni di maglia.
Fra gli esodi da ricordare, particolare rilievo ha la trasferta a Napoli in occasione della finale dei play-off del 1993-1994, valida per la promozione in serie cadetta. Per l'occasione il San Paolo fu gremito da oltre ventimila stabiesi.[25]
Attualmente in Curva Sud è presente un unico gruppo (UJS) nato nel 2011.
Degni di nota sono i rapporti passati con le tifoserie di Siracusa (con la quale le vespe intrattenevano un solido gemellaggio, nato nel 1979 ma ufficializzato soltanto nel 1984. Esso ha unito le due realtà in SiraStabia nel ricordo di Nicola De Simone, tanto da renderlo uno dei più antichi e più forti in ambito nazionale.
Nel 2024, anno dei quarant’anni del gemellaggio, la Curva Anna Siracusa rilascia un comunicato in cui sancisce la rottura definitiva di ogni tipo di rapporto con la Curva Sud di Castellammare di Stabia, per via di vicissitudini interne scaturite a seguito di un agguato subito dagli aretusei da parte di una frangia di ultras napoletani, legati agli stabiesi da un sentito gemellaggio)[32][33], Vigor Lamezia[34] e Paolana (tra i primi gemellaggi stretti dalle vespe rientrano quelli con gli Ultras Lamezia e i Fedayn Paolana, risalenti agli anni ottanta).[35]
Rivalità
Siracusa: dopo il presunto tradimento da parte degli stabiesi nei confronti dei siracusani, il 10 maggio 2024 termina, con un comunicato da parte della curva Anna, lo storico gemellaggio. Il finale brusco di quest’ultimo ha indiscutibilmente acceso una rivalità tra le due tifoserie.[33]
Latina: la rivalità, presente da tempo, si era affievolita negli anni, ma si è riacutizzata dopo lo scioglimento del gemellaggio tra Latina e Siracusa, quest'ultima gemellata con gli stabiesi.[36]
Casertana: tra le tifoserie intercorreva una forte amicizia trentennale, poi rotta a causa di accesi screzi.[37]
Nola: le tifoserie erano gemellate, ma in seguito ad alcune aggressioni subite dai nolani da parte degli stabiesi, il gemellaggio si sciolse.[38]
La forte rivalità con la Nocerina nacque il 21 gennaio 1929 quando i rossoneri sconfissero per 2 a 1 i gialloblu, e i giornalisti stabiesi li soprannominarono molossi[39]. Altre rivalità ci sono con il Verona, Foggia, Virtus Francavilla, Casertana, Salernitana, Nola, Sorrento, Turris, con queste ultime due ci sono stati anche episodi di veri e propri scontri tra tifoserie, ed infine con il Savoia, rivalità nata quando i tifosi del Savoia si scontrarono con quelli del Siracusa, gemellati con gli stabiesi, nel 2010.
Derby
Nel corso della sua storia, la Juve Stabia ha disputato molti incontri con altre formazioni calcistiche della Campania. Infatti i derby calcistici più importanti che le vespe stabiesi hanno disputato sono contro Napoli, Avellino, Benevento, Casertana, Salernitana, Cavese, Nola, Savoia ed altre formazioni campane.
Ma il derby che caratterizza i gialloblu da sempre, e che è molto sentito da ambedue le tifoserie, è quello contro la Nocerina[40].
^Le NOIF, norme organizzative interne federali, proibiscono espressamente la compravendita dei titoli sportivi. Il risultato voluto si ottiene quindi con procedure più complesse: dapprima si affilia la nuova società in Terza Categoria, quindi si procede quanto prima alla fusione con la società cedente, creando così una società terza che eredita, non acquista, il titolo sportivo ricercato.