Lo stemma e il gonfalone del comune di Merana sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 13 dicembre 2011.[4]
«Troncato semipartito con la fascia diminuita d'azzurro sulla troncatura: il primo, d'oro, all'aquila bicipite di nero, le due teste coronate all'antica di tre punte visibili, dello stesso, linguate e allumate di rosso; il secondo, d'oro, alle cinque bande di rosso; il terzo, di verde, alla torre d'oro, murata di nero, merlata alla guelfa di quattro, chiusa dello stesso, fondata in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
La parrocchiale
Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, inaugurata nel 1941 in sostituzione di una preesistente chiesa collocata sul colle di San Fermo.
Torre di San Fermo: costruita in pietra di Langa, è alta 25 m e sorge sull'omonimo colle che domina il paese.[5]
Merana è ubicata a cavallo dell'ultimo tratto piemontese della Strada statale 30 di Val Bormida a pochi chilometri dall'innesto della stessa, presso il comune di Piana Crixia (SV) con la ex SS 29 del Colle di Cadibona. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di Altare sull'Autostrada A6 è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione.
Nel 1928 Merana fu inglobata, nell'ambito delle fusioni fasciste, nel comune di Spigno Monferrato, riacquistando la propria autonomia soltanto nel 1947.[8] Dal 1859 fu parte del mandamento di Spigno Monferrato e del circondario di Acqui, fino allo scioglimento di quest'ultimo nel 1926. Fece poi parte del circondario di Alessandria fino allo scioglimento di tutti i mandamenti e i circondari nel 1927.
Note
^Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2017.