Già citato in documenti del IX secolo, fu libero comune e nel 1278 ottenne la cittadinanza tortonese. Entrò con Tortona nei possedimenti viscontei. Con l'avvento degli Sforza, fu costretto a pubblica sottomissione, sotto la minaccia di distruzione.
Concesso in feudo ai Fogliani di Piacenza nel 1468, restò a questa famiglia anche dopo il passaggio ai Savoia.
Simboli
Lo stemma di Viguzzolo rappresenta un giovane che lotta con un leone afferrandolo per le fauci, ed è accompagnato dal motto Fortibus tantum pugna pro Patria.
L'emblema comunale riprende il blasone della famiglia Squarzoni, estintasi nel Tortonese nel corso del XIV secolo ma tuttora presente nel Ferrarese e in alcune zone del Veneto. Molti identificano il giovane in lotta con il leone con Ercole[4] ma è più probabile sia invece raffigurato Sansone, che, come riportato nel Libro dei Giudici (14, 14) uccise un leone a mani nude squarciandogli le fauci, e non soffocandolo come aveva invece fatto Ercole.[5] Questa ipotesi è rafforzata dal motto che accompagna lo stemma degli Squarzoni: De forti dulcedo, che riprende la frase pronunciata da Sansone nella Bibbia: «De comediente exirit cibis, et de forti egressa est dulcedo» ("Dal divoratore è uscito il cibo, e dal forte la dolcezza").
La parrocchiale dell'Assunta è un ampliamento (1598-1603) dell'oratorio di San Bartolomeo. La facciatabarocca presenta un portale con timpano spezzato; l'interno a tre navate conserva un altar maggiore proveniente dalla chiesa di San Marziano in Tortona.
È presente anche un oratorio.
La pieve di Santa Maria è il monumento più importante di Viguzzolo. L'attuale edificio venne edificato nel XI secolo, anche se un documento dell'893 attesta che già allora esisteva un edificio di culto, e la presenza di elementi architettonici anteriori al Mille ne convalida l'ipotesi. Dopo un periodo di sviluppo e importanza fra XII e XIII secolo, la pieve fu abbandonata[6]. L'edificio è di costruzione romanica semplice, a tre navate, con tre absidi semicircolari e tetto a doppio spiovente. La facciata, decorata da archetti pensili divisi irregolarmente da lesene, presenta una porta ad arco a tutto sesto, e un occhio circolare, probabilmente costruito, come il piccolo campanile a vela, in epoca successiva.
All'interno le navate sono divise in quattro campate di pilastri di forma quadrangolare con semicolonne addossate e contrapposte. Nella navata di destra si apre l'accesso alla cripta costituita da tre piccole navate scandite da colonnine e capitellini di pietra che reggono volte a crociera. La pieve è di proprietà del Comune di Viguzzolo ed è di norma chiusa al pubblico. Per concordare le visite ci si può rivolgere alla Associazione Culturale Viguzzolese (Acv): cellulare 351 6704484.
^Vittorio Spreti così descrive lo stemma della famiglia Squarzoni: d'azzurro, all'Ercole nudo appoggiato sulla schiena di un leone in atto di squarciargli la gola, il tutto al naturale, movente da un terreno di verde, accompagnato nel cantone destro del capo da un sole nascente d'oro e sormontato da un breve d'argento carico del motto “De forti dulcedo".
^ Carlo Varni, Ercole o Sansone?, su ilpopolotortona.it. URL consultato il 24 ottobre 2021.