Il toponimo risulta già attestato nel 985 (Ripa alta), quindi nel 1191 troviamo Ripalta Vallis Burmide e, nello stesso anno, Castri de Rivalta de valle Burraie.
Trae il nome da una "ripa alta", sponda elevata rispetto al fiume Bormida che la costeggia.
1487 - Dopo innumerevoli vendite e acquisti, il territorio finisce nelle mani dei marchesi di Maranzana
Dal 1331 fino al 1708 - Funge da fortezza di confine tra il Marchesato del Monferrato e quello di Milano
Nel Marchesato Aleramico fu tenuta in suffeudo dai Monferrato da Pietro Tibaldeschi (5 aprile 1477), Pietrine Bobba (27 marzo 1489), Costantino Comneno, principe di Tessaglia (24 febbraio 1492), Mercurino Arborio Gattinara (14 marzo 1521), che la lasciò alla figlia Elisa Arborio Gattinara moglie del conte Alessandro di Lignana, signora di Settimo (25 luglio 1529).
Fabrizio, suo pronipote, ne fu investito col comitato (9 aprile 1637); la figlia Barbara la trasmise ai figli Giovanni Battista e Mercurino di Sannazzaro (13 luglio 1679), i cui discendenti vendettero il 2 maggio 1680, per 62.000 lire milanesi, il feudo a Giacomo Ottaviano Ghilini, marchese di Maranzana
1797 - Perdita del feudo da parte dei marchesi di Maranzana a causa dell'estinzione dei diritti feudali.
Simboli
Stemma
«D'oro, alla torre di rosso, sostenuta da due orsi al naturale, ritti, con le teste rivoltate e la branca inferiore destra sollevata, il tutto terrazzato di verde, alla fascia ondata d'argento. Ornamenti esteriori di Comune.»
(D.P.R. 14 dicembre 1956)
La fascia ondulata d'argento simboleggia la Bormida.
«Giuseppe Baretti / scrittore di rara efficacia / critico battagliero e novatore / coraggioso assertore di italianità / nella Francia e nell'Inghilterra / del secolo XVIII»
(Lapide in memoria di Giuseppe Baretti)
«Giuseppe Garibaldi / combattente vittorioso / per la libertà delle nazioni oppresse / traggano cittadini indistruttibile fede / nella redenzione»
(Lapide in memoria di Giuseppe Garibaldi)
Castello
Il castrum rivaltese presenta una forma quadrangolare con vie ortogonali formanti contrade. Dal fossato d'entrata nella città vecchia si nota il paramento in cotto delle antiche mura di cinta, in passato delimitate dalle quattro torri angolari che servivano da difesa alle due porte di accesso (la porta degli Orti a Sud e la porta della Contrada Lunga ad Est) delle quali rimane soltanto un troncone del sec. XIV.
Tra gli edifici di rilevanza storica nel centro di Rivalta figurano:
Palazzo Bovio della Torre (oggi sede della casa parrocchiale)
Palazzo Bruni (che ospita oggi un ristorante ed ampi spazi espositivi)
Palazzo Lignana Gattinara (secoli XVI-XVIII), antica residenza dei feudatari di Rivalta e attuale sede espositiva della Fondazione Elisabeth de Rothschild.
La Pro Loco organizza diverse sagre durante il periodo estivo, tra cui la famosa "Rosticciata" che da più di quarant'anni si svolge l'ultimo sabato di Luglio e la sagra dello zucchino, ortaggio tipico del paese, durante i festeggiamenti del santo patrono San Domenico, il 4 Agosto.
Amministrazione
Il municipio
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Rivalta Bormida, le radici familiari, l'opera, Atti del convegno nazionale, Rivalta Bormida, 6 settembre 1997, Rivalta Bormida, Edizioni Dell'Orso, 1997.
Carlo Prosperi, Gian Luigi Rapetti e Bovio della Torre, Rivalta Bormida. Vita e vicende di una villanova dalle origini alla fine del secolo XVIII, Editrice Impressioni Grafiche.