L'acido 20-idrossiarachidonico o 20-idrossieicosatetraenoico (in sigla dall'inglese 20-HETE ) è un acido grasso con 20 atomi di carbonio, 4 doppi legami in posizione 5=6, 8=9, 11=12, 14=15 e un gruppo ossidrile sostituente in posizione 20.
Appartiene alla famiglia degli eicosanoidi, metaboliti strutturalmente correlati che condividono un meccanismo comune per l'attivazione delle cellule e un insieme comune di attività biologiche e conseguenti potenziali effetti sulla salute.
Gli studi sugli animali e una serie limitata di studi sull'uomo suggeriscono che questa famiglia di metaboliti funga da agente di segnalazione autocrina e paracrina, simile agli ormoni, che contribuisce alla regolazione delle risposte fisiologiche.
Biosintesi
La biosintesi del 20-HETE avviene prevalentemente attraverso reazioni enzimatiche.Il 20-HETE è un prodotto del metabolismo cellulare dell'acido arachidonico (20:0Δ5c,8c,11c,14c) rilasciato dai fosfolipidi per azione della fosfolipasi. Gli enzimi citocromo P450-ω-idrossilasi, nell'uomo, sono ampiamente distribuiti in fegato, rene, cervello, polmone, intestino e vasi sanguigni.[1] Nel sangue il 20-HETE può essere individuato nelle piastrine e nei neutrofili.[2] Nella maggior parte dei tessuti i responsabili delle reazioni enzimatiche sono i sottotipi CYP4A, CYP4F, CYP2U,CYP4Z.[3][4][5][6]
La biosintesi de 20-HETE può essere aumentata da una serie di fattori. Di particolare nota sono androgeni, angiotensina II, endotelina e noradrenalina.[7][8] Quando si somministrano FANS, inibitori della COX-2, oppioidi e furosemide, può aumentare la biosintesi di 20-HETE che invece è inibita dal monossido di azoto, dal monossido di carbonio e dagli anioni superossido.[9]Questi inibitori fisiologici agiscono legandosi all'eme nel citocromo. La sintesi di 20 HETE può essere inibita da analoghi dell'acido arachidonico modificati nel terminale ω, con un triplo legame[10], un gruppo di-bromo o un gruppo solfonato.[11][12]
Effetti sulla salute
Il 20-HETE è un potente vasocostrittore autacoide delle arterie renali, cerebrali e mesenteriche.[9][13][14] Questa vasocostrizione può essere correlata all'ipertensione.[8]
Studi genetici e preclinici suggeriscono che il 20-HETE possa allo stesso modo modulare la pressione sanguigna e contribuire allo sviluppo di ictus e infarti.[15][16]
Il 20-HETE inibisce l'aggregazione delle piastrine umane competendo con l'acido arachidonico per gli enzimi che producono prostaglandina H2 e trombossano A2.[17]
Studi sulle cellule endoteliali delle vene ombelicali umane concludono che il 20-HETE stimola l'adesione delle piastrine al cellule endoteliali. Le azioni endoteliali, piastriniche e pro-coagulazione di 20-HETE possono contribuire alla sua capacità di interrompere il flusso sanguigno nei tessuti.[18]
Alcuni tumori risulterebbero correlati all'espressione di 20-HETE e di alcuni degli enzimi coinvolti nella sua biosintesi: tumore al seno[19][20][21], reni[22], polmone[23], ovaie.[24][25]